I Manieri Aperti per “scoprire” la bellezza delle Contrade

I Manieri Aperti per “scoprire” la bellezza delle Contrade

Sebbene sono in vacanza a Tenerife, la mia testa è anche a Legnano. Dopo la cerimonia di rito della Traslazione, delle Corse di addestramento organizzate dal @collegiodeicapitani il @paliodilegnano entra nel vivo con i “Manieri Aperti”. Le otto contrade di Legnano, giovedi 1 maggio, si “aprono” al pubblico per far vedere le proprie bellezze, i musei, le arti, i mestieri dove ognuna si presenta.
Un grazie agli organizzatori, a partire dalla #fondazionepaliodilegnano, al #collegiodeicapitani, ma anche ai volontari . In particolare i volontari dell’Associazione Legnano medioevale che realizza eventi come battaglie, accampamenti per grandi e bambini.

#paliodilegnano #collegiodeicapitani #legnano #milano #contradalegnarello #contradasant’erasmo #contradasanbernardino
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manieri aperti fuori

Giovedi 1 maggio un tuffo nel passato

Come accennato sono ancora a Tenerife(ma ritorno il 30 aprile!), ed anche quest’anno non voglio perdermi “Manieri Aperti”. La trovo una delle manifestazioni più importante delle manifestazioni per il Palio di Legnano. Perché?
Perchè è un tuffo nel passato, un viaggio nella storia (rievocata) del 1176, un’osservazione negli usi, costumi e vita quotidiana del tempo e con gli accampamenti realizzati dall’Ordine dei cavalieri di Legnano i grandi e piccini possono “immaginare” la vita medioevale nei diversi momenti ed anche in preparazione ed organizzazione delle battaglie. Del resto Legnano è conosciuta fuori dai confini per la famosa battaglia del 1176. Per realizzare tutto cio’ la Fondazione palio insieme al Collegio dei Capitani hanno messo a disposizione 4 trenini che trasporteranno gli “ospiti” dal Castello Visconteo(piazza della Concordia) verso le otto contrade. Dalle 10 alle 18 ecco le mete:

Trenini 1 e 2: Sant’Erasmo / Legnarello / San Domenico / San Magno

Trenini 3 e 4: San Bernardino / La Flora / San Martino / Sant’Ambrogio

Tour alla scoperta dei manieri

Programma del Tour 1 dei manieri(trenini 1 e 2 )

ll Maniero di Sant’Erasmo apre le sue porte al pubblico in occasione del primo maggio, offrendo un’affascinante visita guidata che accompagna gli avventori nel cuore pulsante della tradizione e della storia. Durante la visita, sarà possibile assistere a dimostrazioni pratiche di tessitura eseguite dalle sarte della contrada, che illustreranno tecniche tradizionali, l’uso di fili in cotone egiziano e seta. Maestri falconieri inoltre, presenteranno rapaci diurni e notturni, raccontando tradizioni, tecniche e curiosità sulla falconeria medievale. Un’esperienza unica, pensata per coinvolgere adulti e bambini, che arricchirà l’atmosfera del nostro maniero con eleganza e suggestione.

Alle ore 11:00 di giovedì 1° maggio, inaugureremo il nuovo DAE installato in Via Colli di Sant’Erasmo 57 in collaborazione con l’Associazione Sessantamilavitedasalvare, donato agli abitanti del territorio grazie al ricavato del calendario benefico, dal titolo “Legami”, realizzato per l’anno 2025. Torna nella sua 78° edizione il “Mercatino di Sant’Erasmo”, in collaborazione con Fiera Artigiani. Nell’ampio parcheggio di fronte al Maniero, più di 30 espositori proporranno le proprie opere artigiane, un’ottima occasione per scovare pezzi unici da collezione.

Programma del Tour 1 dei manieri(trenini 1 e 2 )
Contrada Legnarello

L’Azienda Speciale Consortile So.Le fornirà informazioni sui vari servizi offerti relativamente all’affido familiare. Il Collegio dei Capitani, con il Patrocinio del Comune di Legnano, ha promosso il progetto: “Disegna il Palio 2025”, coinvolgendo gli alunni dell’ultimo anno delle scuole primarie e del primo anno delle scuole secondarie di primo grado, all’interno dell’ambito territoriale delle Contrade. Esposizione di oggetti di sfilata, della Contrada Legnarello, simboli identificativi del tema “la Forza e il Lavoro” rappresentato dagli sfilanti l’ultima domenica di maggio. Laboratorio con il mago Samui, il mago delle bolle di sapone. Esibizione degli Sbandieratori e Musici Città di Legnano in Piazza Santissimo Redentore con la possibilità di provare a lanciare una bandiera il più in alto possibile. Lungo la Via Dante Alighieri e in Piazza Santissimo Redentore si potrà passeggiare tra le bancarelle del mercatino “Shopping in My City”.

Programma del Tour 1 dei manieri(trenini 1 e 2 )
Contrada San Domenico

Entrando nel maniero di San Domenico si può, da subito, apprezzare la struttura della vecchia casa di ringhiera lombarda. Le sale destinate a tutte le attività organizzative si susseguono al piano terra e sui due piani superiori. Uno dei momenti più emozionanti del maggio biancoverde. Nuovi nati e nuovi contradaioli entrano a far parte ufficialmente della Contrada. Una giornata dedicata alla famiglia, dove ogni membro, compreso il fedele amico a quattro zampe avrà modo di divertirsi. Nel museo di contrada sarà allestita un’esposizione dedicata a due aspetti che caratterizzano la sfilata storica. L’ambito maschile, militare e guerresco, e l’ambito femminile, simboleggiato dall’eleganza delle vesti delle Castellane. È in questo luogo che avvengono le riunioni della Reggenza e del Consiglio Direttivo. Qui sono conservate ed esposte le Spade dei Capitani. Ricordare attraverso le fotografie gli anni di vita di Contrada e i contradaioli che ne hanno fatto parte.

Contrada San Magno, Maniero via Berchet

Viaggio attraverso i tesori della Nobile Contrada San Magno e nei suoi archivi storici. Questa volta ad aprirsi al pubblico è la collezione di Contrada dei manifesti del Palio, dagli albori ai tempi recenti.

Ma l’attesa piu grande per i contradaioli è quella di mettere a disposizione degli ospiti una grigliata per socializzare e raccontarsi.

Programma del Tour 2 dei manieri(trenini 3 e 4)

Contrada San Bernardino
Contrada San Bernardino, Maniero via Somalia

Antichi mestieri
, Giochi e divertimenti in epoca medievale Falconeria con dimostrazione
Accampamento medievale con possibilità di tiro con l’arco
Desco medievale (servizio cucina).

Programma del Tour 2 dei manieri(trenini 3 e 4)


All’interno del maniero verrà allestita una mostra con gli abiti, gli accessori e le armi che fanno parte del patrimonio di Contrada. Nelle vie limitrofe al maniero di Contrada sarà allestito l’ormai tradizionale mercatino degli Ambulanti di Forte dei Marmi. Sia all’interno che all’esterno del maniero saranno allestiti punti ristoro e bancarelle dove acquistare Pane e Gadget a partire dalle ore 9.00 fino al termine dell’evento.

Programma del Tour 2 dei manieri(trenini 3 e 4)

San Martino Medievale presso la Contrada San Martino, in occasione dell’evento Manieri Aperti, propone visite guidate, la mostra “Il Filo Rosso: Donne tra il Medioevo e la Modernità” con un corso di ricamo, giochi medievali a cura dell’associazione Malastrana, danze del gruppo Jacko Dance, un’esposizione dei disegni dei bambini, griglie accese, un menù medievale, bar e una bancarella di gadget.

Programma del Tour 2 dei manieri(trenini 3 e 4)
Contrada Sant’Ambrogio

Nello spazio museale esposizione di abiti storici della Contrada, nello specifico le figure dei reggenti negli anni ‘60 – ‘70 – ‘80.
Nel cortile del maniero i Tamburini di contrada organizzeranno dei laboratori per i bambini. Si vedranno gli ambienti dove si svolge la vita di contrada nelle sue funzioni ludico, culturali, creative, laboratoriali. Esibizione dei tamburi di contrada e attività di esecuzione ritmica. Laboratorio musicale per bambini / ragazzi dai 7 ai 15 anni. Ore 10.00 Pilates Class
con Ilaria Verità, ore 11.00 Mobility Class Con Dynamic Training Lab Legnano, ore 11.30 WOD – Crossfit Challenge con Dynamic Training Lab Legnano, ore 13.00 – Picanhata con Viro Steak Restaurant Legnano. Per Tutto il giorno i gonfiabili per i Bambini.

ordine cavalieri 2

Accampamenti – Ordine Cavalieri Legnano

Una giornata dedicata alla scoperta di tradizioni, cultura, storia ma anche attività per adulti e bambini organizzata dall’Associazione  Ordine dei Cavalieri di Legnano, un’associazione culturale di rievocazione storica. Il presidente Ciro Santoro da quest’anno partner ufficiale della Fondazione insieme al vice Paolo Meda, orgogliosi per questo traguardo affermano: “la finalità è raggruppare persone ed enti che condividono l’amore per la storia. L’associazione tutela e promuove le attività artigianali storiche e tradizionali, impiegandole per quanto possibile negli allestimenti di rievocazioni storiche, con la realizzazione di laboratori didattici e formativi per bambini. “ A tal proposito per giovedi 1 maggio hanno organizzato Un accampamento medioevale al Castello con tende e banchi per attività didattiche, per conoscere armi, strumenti, attrezzi di lavoro, giochi, mestieri e un allestimento di contorno in completo stile riferito all’epoca. Personaggi in abiti medievali, dame e cavalieri intratterranno e insegneranno a grandi e piccini arti e mestieri dell’epoca come l’arte del telaio e a tessere la lana, i fondamenti di tirare di scherma storica e i più audaci potranno indossare le varie armature e impugnare le armi che saranno disponibili all’interno del campo militare. Coinvolgenti attività didattiche di sopravvivenza come accendere un fuoco e attrazioni come la gogna e diversi strumenti di tortura intratterranno i visitatori per tutto il giorno.

Un viaggio nel mondo dei Guanci al MUNA di Santa Cruz

Un viaggio nel mondo dei Guanci al MUNA di Santa Cruz


Insieme a Donatella, abbiamo visitato il Museo Naturale e Archeologico di Santa Cruz di Tenerife Dopo una visita “veloce” all’Auditorium di Santa Cruz, realizzato dall’Architetto Calatrava (lo stesso di Valencia), un’emozione al Museo a cielo aperto degli artisti mondiali disegnati sulle rocce, eccoci giunti al Muna. Il Muna è un luogo magico, un vero scrigno di storia e natura nel cuore di Santa Cruz de Tenerife. All’interno abbiamo approfittato della mostra temporanea: “30 anni di migrazione”, toccante percorso realizzato da fotografi canari sullle immigrazione passate e attuali…

Un Tuffo al MUNA – Museo de Naturaleza y Arqueología

Se siete di passaggio per Turismo a Tenerife fate un salto al M.U.N.A. per scoprire le radici profonde di questa meravigliosa isola e la sua incredibile biodiversità, è un posto che non potete assolutamente perdere.

La visita è iniziata con un’immersione affascinante nel mondo dei Guanches, gli antichi abitanti aborigeni di Tenerife. Attraverso reperti archeologici, ricostruzioni e pannelli informativi dettagliati, ci siamo fatti un’idea della loro cultura, delle loro usanze e del loro stile di vita. Un popolo fiero e misterioso, la cui storia è ancora oggi oggetto di studio e ammirazione. Abbiamo scoperto gli insiedamenti iniziali nelle Grotte frutto delle eruzioni passate, l’importanza del “gruppo”, la convivenza basata su compiti e ruoli atti a difendersi e a procurarsi cibo e proteggersi.

Una sezione che mi/ci ha particolarmente colpito è stata quella dedicata alla conservazione delle mummie guanci. Ammirare questi resti umani, testimoni silenziosi di un passato lontano, è un’esperienza davvero toccante. Il MUNA dedica grande attenzione alla loro conservazione, studiandone le tecniche di mummificazione e cercando di svelare sempre più dettagli sulla loro vita e sulla loro morte. Un vero e proprio viaggio nel tempo, alla scoperta di un rituale ancestrale.

Un Tesoro Archeologico

Il percorso museale prosegue attraverso la ricca parte archeologica, che espone una vasta collezione di manufatti guanci: ceramiche finemente decorate, utensili in pietra e osso, armi rudimentali e oggetti di uso quotidiano. Ogni pezzo racconta una storia, un frammento della vita di questo popolo che ha saputo adattarsi e prosperare in un ambiente insulare unico.Questa parte del museo non è semplicemente una vetrina di oggetti antichi, ma un racconto silenzioso che si svela attraverso i secoli, permettendoci di connetterci con le radici più profonde dell’isola di Tenerife.

La varietà dei materiali esposti è impressionante e testimonia l’ingegno e l’adattabilità dei Guanci al loro ambiente insulare:

Ceramica: Frammenti e vasi integri rivelano le abilità artistiche e pratiche di questo popolo. Osservare le decorazioni, spesso geometriche e simboliche, ci offre uno sguardo sulle loro credenze e sulla loro visione del mondo.

Utensili in Pietra e Osso: Raschiatoi affilati, punte di lancia levigate, macine rudimentali e aghi ricavati da ossa animali ci mostrano la loro abilità nella lavorazione dei materiali naturali per la sopravvivenza. Questi oggetti, apparentemente semplici, raccontano la loro capacità di sfruttare le risorse dell’isola per caccia, pesca, agricoltura e artigianato.

Un Incredibile Mondo Naturale: Focus sui Vertebrati:

Ma il MUNA non è solo storia antica. Una parte considerevole del museo è dedicata alla natura di Tenerife, con un focus affascinante sui vertebrati che popolano o hanno popolato l’isola. Dalle specie endemiche uniche al mondo, come il fringuello blu di Tenerife, ai resti fossili di animali preistorici, la sezione naturalistica è un vero spettacolo per gli amanti della fauna. Ho/abbiamo potuto ammirare ricostruzioni fedeli di ambienti naturali e apprendere l’importanza della conservazione di questo fragile ecosistema.Uccelli Endemici: Tenerife è un vero paradiso per gli ornitologi. Il MUNA espone una varietà di specie uniche dell’isola e dell’arcipelago, come il fringuello blu di Tenerife ( Fringilla teydea ), il canarino selvatico ( Serinus canarius ), e diverse specie di colombe endemiche. Le esposizioni spesso includono esemplari impagliati, illustrazioni dettagliate e registrazioni dei loro canti. Rettili Iconici: I lagartos giganti ( Gallotia goliath e altre specie del genere Gallotia) sono tra gli animali più emblematici delle Canarie. Il MUNA presenta ricostruzioni a grandezza naturale di queste creature preistoriche, ormai estinte o confinate in aree ristrette, offrendo uno spaccato di un passato in cui la fauna dell’isola era ben diversa. Si possono anche osservare esemplari di lucertole e gechi endemici attuali, evidenziando i processi di speciazione insulare. Mammiferi Terrestri: Sebbene le Canarie non abbiano una grande varietà di mammiferi terrestri autoctoni, il museo presenta le specie introdotte dall’uomo nel corso della storia, come il coniglio e varie specie di roditori. Il Ricco Mondo Marino: Essendo un arcipelago, la vita marina è di fondamentale importanza. Il MUNA dedica spazio ai vertebrati marini che frequentano le acque di Tenerife, come diverse specie di cetacei (balene e delfini), tartarughe marine e una varietà di pesci colorati. Spesso si possono ammirare modelli a grandezza naturale, scheletri e pannelli informativi sulla loro biologia e sul loro ruolo nell’ecosistema marino. Un esemplare che spesso cattura l’attenzione è la riproduzione di un calamaro gigante, una specie misteriosa che popola le profondità oceaniche intorno alle isole.

History

Ciò che rende la sezione archeologica del MUNA così potente è anche la cura nella presentazione dei reperti e la fornitura di un contesto storico e culturale. Pannelli informativi dettagliati, ricostruzioni di siti archeologici e mappe interattive aiutano il visitatore a comprendere: La cronologia: Come si sono evolute le diverse fasi della cultura Guanci nel tempo. La distribuzione geografica: Dove sono stati rinvenuti i principali siti archeologici sull’isola. Le tecniche di scavo: Come gli archeologi riportano alla luce questi tesori del passato. Le interpretazioni: Le ipotesi e le teorie degli studiosi sul significato e la funzione di questi oggetti.

Esplorare la sezione archeologica del MUNA non è solo osservare oggetti antichi, ma stabilire un dialogo silenzioso con i Guanci. Attraverso i loro manufatti, possiamo intuire le loro sfide, le loro gioie, le loro paure e la loro profonda connessione con la terra che abitavano. È un’opportunità per ricostruire un puzzle di un passato affascinante e per riflettere sulla nostra comune umanità attraverso il tempo.

Mostra “La Rotta delle Canarie, 30 anni di migrazione e morte”

La Rotta delle Canarie, 30 anni di migrazione e morte” in corso al Muna, è un pugno nello stomaco, e, purtroppo, la testimonianza di una triste realtà di cui anche in Italia combattiamo tutti I giorni.

Dodici fotoreporter testimoniano il fenomeno migratorio nell’arcipelago negli ultimi trent’anni attraverso ottanta fotografie raccolte in una mostra organizzata dalla presidenza del Governo delle Canarie.

Nell’agosto del 2024 saranno trascorsi tre decenni da quando una piccola imbarcazione lasciò il Sahara Occidentale e raggiunse Las Salinas del Carmen, Fuerteventura, con due persone a bordo. Si aprì così un corridoio tra l‘Africa e le Isole Canarie che è diventato il più pericoloso e mortale al mondo. La curatrice della mostra, la fotoreporter Desirée Martín, sottolinea l’accoglienza positiva che sta ricevendo la mostra, il cui obiettivo fondamentale continua a essere la lotta alla disinformazione. Le fotografie non riflettono solo l’arrivo dei migranti, ma anche il loro viaggio di vita fino al raggiungimento delle coste delle isole.

La Orotava, “città Slow,” tra il Teide, I Balcones e la storia

La Orotava, “città Slow,” tra il Teide, I Balcones e la storia


Dopo la visita al Teide, la montagna-Vulcano più alta della Spagna 3719 metri, bisogna “obbligatoriamente, fare un salto a La Orotowa: la “Città Slow” entrata da poco nel circuito a livello europeo, Ma la Orotava si distingue per un’altra peculiarità: I suoi straordinari balconi delle case, alcuni risalaenti alla colonizzazione. E poi il patrimonio storico: monumenti , edifici, chiese…

La Orotava “Città Slow”

Ho avuto il piacere di visitare la città, ma da quando La Orotava è diventata città Slow, ero curioso di ri-visitarla. Perchè?
Perchè questo Titolo non è solo sulla carta. La Orotava ha ritmi lenti nella testa delle persone: al bar, come nei negozi, tutto ha un ritmo più sereno. E forse , nei miei viaggi sia in coppia che in solitaria ho sempre cercato. (ricordate il mio libro “avventure on the road in Camper” disponibile su Amazon al Link…https://www.amazon.it/Avventure-road-scoprire-lEuropa-camper/dp/B0DPCPVPHQ)
La Orotava si trova “sotto” il Vulcano teide , già parco naturale Patrimonio Unesco e da questo ha preso anche la forte attenzione per il turismo sostenibile e per la preservazione del suo ricco patrimonio storico-culturale e naturale. La caratteristica più evidente di La Orotava è la sua meravigliosa architettura coloniale, perfettamente integrata con un territorio prevalentemente rurale, ricoperto da una vasta vegetazione locale, parte della Reserva Natural Especial de Las Palomas. Gli abitanti sono fortemente legati alle loro tradizioni e organizzano eventi locali senza perdere di vista i principi di sostenibilità, come il Festival di Corpus Domini, uno degli eventi più attesi, in cui le strade si riempiono di tappeti floreali fatti a mano. Io, con Donatella, ho avuto il piacere di visitarla durante la “Settimana Santa” dove ciascuna casa, con I bellissimi Balconi, esponeva drappi tra fede e identità. Toccante!!!

Le bellezze di La Orotava: I Balcones

Il centro storico di La Orotava è stato dichiarato Complesso Storico-Artistico per via dei suoi stupendi edifici del XVI secolo. Inoltre, le sue strade sono colme di case signorili, che sono diventate il vero simbolo della città. 

La città è rimasta pressoché intatta rispetto ad altri luoghi di tenerife, grazie ai suoi straordinari giardini, edifici con la particolarità dei Balconi (Les balcones).
Casa de los Balcones: senza dubbio, il monumento più famoso di La Orotava è la Casa de los Balcones, il miglior esempio di architettura signorile canaria a Tenerife. Questo bellissimo edificio, che ospita una mostra sulle tradizioni e l’artigianato cittadino, spicca per i suoi balconi in legno decorati da fiori. 

Noi siamo rimasti costernati nel vedere il Centro storico ricco di un optional di ogni casa. Ma qui hanno un valore storico, di architettura di bellezza unico. Ed ogni casa, faceva e fa a gara a quello più bello, quello più fiorito, quello con la vista migliore.
Passeggiando tra I borghi, nella plaza de la Costitution, gli occhi non si staccano dal cielo per individuare questa o quella peculiarità ….


Le bellezze di La Orotava: giardini, museo e chiese

Giardini Victoria: i Giardini del Marquesado de la Quinta Roja costituiscono uno dei luoghi più belli di La Orotava. Questo spazio verde, che scende a cascata lungo la collina, fu voluto dalla marchesa della Quinta Roja per dare sepoltura a suo figlio, il quale non poté essere inumato in un cimitero cattolico a causa della sua appartenenza alla massoneria. 

Museo dei Tappeti: vicino alla Casa de los Balcones, si trova il museo dei tappeti di fiori e sabbia del Teide caratteristici di La Orotava. Queste autentiche opere d’arte, sono tipiche del periodo di Pasqua e costituiscono la principale attività artigianale della località.
Chiesa della Concezione: questa chiesa è il miglior esempio diarchitettura barocca delle Canarie e la sua cupola assomiglia molto a quelle italiane

Plaza de la Constitución: conosciuta anche come plaza del kiosko, la plaza de la Constitución è una visita imperdibile per il suo bellissimo chiosco mudéjar.

Palazzo del Comune: l’edificio più elegante e maestoso di La Orotava è sicuramente il Comune, costruito alla fine del XIX secolo in stile neoclassico. La sua facciata di color rosa è decorata con scene tratte dalla storia della città. Si tratta del principale punto d’incontro e delle celebrazioni a La Orotava.

Le Piramidi di Guimar: un viaggio nella storia dei popoli

Le Piramidi di Guimar: un viaggio nella storia dei popoli


Sono ritornato a Guimar per visitare le #piramididiguiomar con Donatella. Ebbene lei, ha avuto lo stesso stupore mio. Mi spiego. Questa area che sta tentando di diventare Patrimonio Unesco, è per me/noi uno straordinario viaggio nella storia degli uomini, sulla creatività e sull’audacia alla scoperta di nuovi mondi. Il tutto ubicato in Europa. A tal proposito grazie al norvergese Thor Heyerdahl, che ha “sperimentato” il viaggio che hanno fatto uomini circa 5000 anni fa, di attraversare il Mediterraneo per raggiungere le Isole canarie. E il norvegese l’ha sperimentato su una barca di “giunco” molto utilizzato dalle popolazioni preistoriche che gli hanno permesso, su segnalazione di agricoltori “Guanci” l’insediamento delle Piramidi di Guimar…

Le Piramidi rettangolari di Guimar


Dopo la mia sorpresa circa due anni fa, lo stupore si è ripetatuto aglia occhi di Donatella. Perchè? Perché le Piramidi di Guimar a forma rettangolare sono “uniche in Europa” e perché sono in ottimo stato.

Inoltre, perché mettono in discussione la tesi che Colombo sia stato il primo ad essere passato da qui, quando ha scoperto le Indie, ovvero l’America.

Nel senso che , prima di Colombo, qui esisteva una popolazione autoctona, frutto del passaggio, non si sa come, delle migrazioni dal Marocco/Egitto utilizzando barche di giunco in età pre-Colombiana (gli studiosi hanno associato alla popolazione dei Guanci)…Perchè?

Basta visitare il sito, non ancora Patrimonio Unesco(ma lo merita a tutti gli effetti) che comprende 65.0000 mt di storia, osservare la documentazione, analizzare attentamente gli approfondimenti fatti dal ricercatore norvegese Thor Heyerdahl dove queste tesi vengono rafforzate e documentate.

Ed a lui si deve la creazione del Museo, dell’area che è stata inserita tra i monumenti Etnologici Europei piu’ importanti e grazie ancora a lui, il museo-spazio ha avuto diverse nomination.

E mi spiace notare che il sito non sia ancora entrato in questo elenco che dà ancora più spessore a delle bellezze uniche al mondo

Le piramidi estensione di quelle note mondiali

Entrando nel merito, queste Piramidi, uniche in Europa, sono caratterizzate da sei piramidi di diversi livelli aventi forma rettangolare, somiglianti alle piramidi degli Atzechi e dei Maya realizzate in Messico.

Le stesse di forma rettangolare , la riportano anche sulla sommità ( e questa caratteristica ne fa un’eccezione al pari delle nostre della Sardegna, circolari, dove nel museo vengono segnalate!)).
Una scuola di pensiero, pensa che fossero state erette dagli antichi coltivatori del posto, che ammucchiavano i sassi rinvenienti dalle arature dei terreni del luogo (pratica tipica delle isole Canarie).

Ma la versione è stata smentita da Thor Heyerdahl

Il celebre ricercatore 
Thor Heyerdahl nel 1991 studiò le piramidi e dimostrò che le stesse non erano un semplice ammasso causale di pietre, ma che erano state costruite seguendo ben precise progettazioni. Riuscì inoltre a dimostrare che il materiale utilizzato per la loro costruzione non era costituito dalle pietre dei campi ma da parti di rocce di origine vulcanica.

Il ricercatore è lo stesso che ha , prima studiato e poi realizzato, le imbarcazioni in giunco, che hanno usato gli indigeni-guanci per insediarsi sull’Isole canarie e Tenerife in particolare.

Tutte le piramidi hanno, sul lato occidentale, una scalinata salendo la quale è possibile ammirare il sole nascente la mattina del solstizio d’inverno. Nel giorno del solstizio d’estate si può ammirare un doppio tramonto dalla piattaforma della piramide più alta: il sole scende dietro il picco di una montagna, scompare per poi apparire di nuovo nell’incantevole scenario della vallata di Güímar.

Un pensiero al Nostro Cristoforo Colombo

Nessuno è stato ancora in grado di scoprire a che età risale la costruzione delle piramidi e di dichiarare precisamente chi le ha erette. In qualche passaggio il ricercatore fa riferimento ai Guanci che avrebbero abitato qui, prima dell’arrivo di Colombo. A dimostrazione di cio’, nell’atrio della struttura, dove inizia il percorso, ci sono due belle statue dedicate proprio a Cristoforo Colombo (anche la miniatura di una delle Caravelle) e di un antico “guancio” …

L’emozione è stata tanta. Sia io che Donatella abbiamo percorso la parte culturale, ma c’è anche il percorso botanico con anche un’area riservata alle piante velenose (unico).

E parlando di unicità, da vedere anche la Mostra Ocean Plastic in collaborazione con università Europee e l’Università la Laguna di Tenerife.

Escursione per Pasqua/Pasquetta 25: la Chiesetta di Santa Veronica alle Fornaci

Escursione per Pasqua/Pasquetta 25: la Chiesetta di Santa Veronica alle Fornaci

Un’idea di escursione domestica (entro 100km) per Pasqua/Pasquetta? Io consiglio la Chiesetta di Santa Veronica alle Fornaci a soli 60 km dalla città. Una escursione facile, per la famiglia, per tutti e approfittando di questo ponte pasquale è possibile anche fare un picnic open air (è stata tagliata l’erba da poco). A due km dalla Chiesetta la Torre di Caldè. Da fare…

La Chiesetta di Santa Veronica alle Fornaci
Una escursione facile: per la famiglia, per i bimbi (per loro consigliabile il sentiero “Morbido di San Pietro) , per Tutti a circa 60 km dall’Altomilanese (80 da Milano). La chiesetta si raggiunge dopo una camminata a piedi, gradevolissima (vedi dopo).
La chiesetta posta in sommità delle Prealpi Luinesi è sorta intorno al XII secolo ed integrata intorno al XIV – XV secolo utilizzata anche da viandanti per pregare e riposarsi. Si presenta a navata unica, scandita in quattro campate aggiunte, progressivamente, verso la metà del XVI sec. alla piccola chiesa originaria, cui appartiene l’abside semicircolare e, molto probabilmente, la prima campata che anticipa l’abside e attualmente compone il profondo presbiterio.
Gli affreschi purtroppo non sono “godibili” perché, per motivi di sicurezza, la Chiesa è chiusa . Sono/siamo riusciti a fotografarli da una “fessura” nella rete (vedi video) e sono di buona fattura ad opera di anonimi locali della scuola cinquecentesca.  L’ingresso si apre in facciata, sotto un pronao aggiunto nel 1946 che permette di godere tramite il balcone, del Golfo sottostante di Calde Le murature d’ambito sono in pietrame misto, a vista sulle pareti esterne dell’edificio. A due passi, circa 2km, attraversando il bosco affacciato sulle Fornaci di Caldè, si raggiunge la Rocca. Un Obelisco-rocca ora dedicata ai caduti, che in passato faceva parte di una struttura difensiva.

Il Percorso Santa Caterina
L’escursione è anche l’occasione per immergersi nel verde a due passi da casa. Una volta raggiunta Castelveccana-Caldè località dopo Laveno sul Lago Maggiore, si lascia l’auto nell’ampio parcheggio GRATUITO sotto la Chiesa(vedibile ad occhio nudo). Ci sono due soluzioni per il percorso: “Diretta” per esperti, “Morbida” strada mista strada-sterrato per San Pietro (da vedere). Se avete al seguito bambini o persone diversamente giovani, preferibile la morbida perché  serpeggia il bosco gradualmente. La prima, è per esperti perché ha dei passaggi nella roccia, con ferratine di supporto. Ci sono da entrambi dei punti panoramici, ora nella vallata del lavenese-luinese, ora sul Golfo di Caldè, ora sulle Fornaci ( a tal proposito le Fornaci sono un Parco dove si preparava la malta anche per la costruzione del Duomo di Milano. Purtroppo ora chiuso per motivi di sicurezza. Auspico l’apertura perché oltre alla Fornaci ci sono delle insenature “caraibiche”).
Una volta giunti su, circa 30 minuti) si gode della vista, si “sbircia” l’abside, si osserva la struttura. E per l’occasione della Pasqua e/o del Lunedi d’Albis è possibile fare picnic all’aria aperta. Infine, per chi è allenato, in circa 30 min, si puo’ salire alla Torre di Caldè o Castello ora struttura dedicata ai caduti. Si puo’ mangiare al sacco sul prato adiacente alla chiesa oppure sfruttare il Chiosco, alla partenza salita “Diretta” o al “Sunset Bistro”, oppure godere dei ristornati in piazza. Noi ci siamo trovati bene a “Il Calderone” grazie alla disponibilità del personale e alla bontà del pesce di lago proposto.

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