Il pensionamento di Michele Renò: convivialità, emozioni e socialità

3 Giu 2025

Si può esprimere in tre parole, Convivialità, Emozioni e Socialità, la festa di pensionamento di Michele Renò, “Michele” come tutti lo chiamano a Parabiago, il centralinista gentile, che ascoltarlo è sempre un piacere. Poi scoprirlo nella veste di “Compositore”, l’emozione raddoppia. Ed io che non scrivo di queste cose, oggi faccio uno “strappo” per la stima, l’affetto ed un po’ di amicizia che mi lega a Michele dal 1999(altri video sul canale You tube “I viaggi di enzo” https://www.youtube.com/channel/UC6igEdQac23Gg8pp79X9sbA…

Intervista a Michele Renò

Il Mio rapporto con Michele

Come accennato non scrivo di “cronaca” anche se questa è “rosa”. Ma la “storia” di Michele va raccontata. Ho partecipato con piacere alla “sua” festa di pensionamento. Perché sono “legato” a Michele” dal 1999 quando, ancora docente a Parabiago all’IS “G. Maggiolini” fondammo la Cooperativa “Multimedia Services Maggiolini scrl”. Ebbene la novità e la “visione” fu che l’allora sindaco Olindo Garavaglia, insieme alla sua giunta, ci concesse un localino adiacente all’area caffè. E perché Michele? Perché il centralinista “buono” e “professionale” aveva “visto” ben oltre. Con lui ci si soffermava il pomeriggio oltre l’orario concesso (ma non diciamolo al Sindaco), mi supportava e ci sopportava anche quando gli allora ex-studenti, “alzavano” la voce. Ma la cosa più importante che Michele aveva capito e sposato il progetto. Ecco da quel momento ne abbiamo fatto di strada. E Michele, ha ritenuto opportuno invitarmi alla sua Festa, ha ritenuto farmi partecipe dei suoi momenti e lo ha fatto con un “dono” regalando a me (A noi visto che eravamo davvero in tanti), alcune perle di saggezza ma soprattutto momenti musicali dove il “compositore” e pianista insieme alla violinista Australiana Linda Priebbenow si sono superati ed hanno reso “Magica” la festa.
Che dire: “Michele benvenuto nel club e sii sempre te stesso. La gentilezza non sboccia su terreni “aridi”.

I protagonisti

A vedere l’affetto, gli abbracci affettuosi dei circa 300 presenti (penso di arrotondare per difetto) , la gioia sul viso delle persone e le parole di alcuni, ritengo sia stata proprio una bella festa. I protagonisti, senza dubbio Michele, La sua famiglia con Mariella (mia ex studentessa al Maggiolini), sia i suoi dolci nipoti che gli sono stati a fianco per tutta l’esibizione, poi la famiglia estesa con papà che ipovedente anche lui , l’ha aiutato ad affrontare la vita. Poi i compagni di lavoro, che si sono prodigati a “fargli” la festa, usando parole commoventi nel loro saluto.
E poi i politici, a partire dall’ultimo sindaco con il quale Michele ha lavorato, ovvero Raffaele Cucchi. Questi ha avuto belle parole auspicando, da un lato a Michele buone nuove e di avere , come sostituto, una persona con garbo , come lui (sarà dura!!!)
Presenti anche il past sindaco Olindo Garavaglia, il past vice Adriana Nebuloni, il past assessore alla cultura-giovani Dell’Acqua, . E poi gli attuali Diego Scalvini, il vicesindaco Giuliano Polito. (mi scuso in anticipo per qualche dimenticanza). Questo mi è piaciuta della Festa: TUTTI PROPRIO TUTTI hanno avuto parole di apprezzamento.

Intervento del Sindaco Raffaele Cucchi

Le parole di Michele

Michele non si è sottratto, ed ha “ricambiato” per la presenza, i regali e le belle parole nei suoi confronti. “Un sentito ringraziamento al Sindaco, Architetto Cucchi Raffaele, per la sensibilità veramente unica per aver compreso a pieno, la filosofia della mia iniziativa. Estendo i ringraziamenti, a tutta l’amministrazione comunale,  per la disponibilità dello spazio della sala consigliare. Mi sento un privilegiato per aver vissuto per ben 38 anni lavorativi sempre nello stesso ente, con tanti colleghi verso i quali ho potuto espletare la mia mansione di centralinista con il massimo della cordialità. Tutti noi possediamo una fortuna che è meravigliosa: “quella di poter ricordare il nostro passato qualunque esso sia stato, per cercare di vivere bene il presente, e farci accompagnare nel futuro prossimo, con un po’ più di serenità”. Il proprio ufficio, è da considerare come una seconda casa senza pagare l’imu; chissà, forse sarò una semplice mosca bianca! Non si può vivere di solo tragedie e guerre, nelle occasioni di convivialità, ci dovremmo tutti far coinvolgere; riincontrare colleghi con i quali si sono vissuti anche decine e decine di anni insieme, la trovo entusiasmante.  Come ogni cosa che si rispetti, ha un inizio ed una fine, sono riuscito a concludere la mia esperienza lavorativa in un modo leggero e positivo” Queste le parole che molti di noi si son portati “indietro” dalla Festa.
Grazie a Te, Michele. Buona vita . Suerte.

Intervento Michele e ringraziamenti ai colleghi

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