Una domenica a Brescia: un viaggio nella bellezza

Una domenica a Brescia: un viaggio nella bellezza

E’ bello visitare Brescia fuori dai momenti di confusione. Dopo il successo di Bergamo-Brescia di capitale Italiana della Cultura e dopo la visita della Mostra “La stagione della migrazione a Nord” di Khalid Albaih al museo di Santa Giulia, Brescia si mostra nelle sue bellezze senza ostentare. L’ha visitata per noi la nostra amica Alice Norcini con l’invito a fare un salto(circa 100km)…
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Un giro nella Brescia “Romana”

 Dopo aver colto l’ultima occasione per visitare la splendida mostra “La stagione della migrazione a Nord” di Khalid Albaih al museo di Santa Giulia, abbiamo deciso di fare una passeggiata nel centro storico della città.

Abbiamo così camminato lungo il Corridoio UNESCO, un percorso pedonale, aperto nel 2023 e percorribile gratuitamente, che unisce il museo di Santa Giulia all’ area del Capitolium.  

Sì tratta di un km attraverso 2500 anni di storia. Ci siamo soffermati soprattutto al Capitolium( 73 d.C.) che era il tempio principale dedicato a Giove, Giunone e Minerva, nel cui spazio antistante si svolgevano cerimonie e sacrifici.

Al suo interno si conservano ancora i pavimenti originali con marmi colorati, altari in pietra e una raccolta di epigrafi.

Il Duomo Vecchio

Una sorpresa ci aspettava però in piazza Paolo VI: il Duomo vecchio, un vero gioiello romanico costruito a partire dal 1100.

L’interno presenta un vano centrale a livello degli ingressi, un ambulacro anulare più alto, una cupola emisferica che poggia su otto massicci pilastri ed un profondo presbiterio.

Molto bella è la cripta di San Filastro, appartenente alla primitiva basilica dell’ ottavo secolo.

Una domenica all’ insegna dell’ arte che abbiamo completato con un’ altra “delizia” bresciana: i famosissimi “casoncelli”, con il ripieno di grana e pangrattato, conditi con burro, salvia e parmigiano. Da provare!

Alice Norcini

Mostra “IL GENIO DI MILANO” alle Gallerie d’Italia

Mostra “IL GENIO DI MILANO” alle Gallerie d’Italia

Alice Norcini ha visitato la Mostra e l’ha raccontata anche ai nostri lettori. Ecco le sue parole: “Ho ricevuto dalla mia amica Pina un bellissimo regalo di Natale: una visita guidata con “Milanoguida”  alla mostra Il genio di Milano. Crocevia delle arti dal Medioevo al Novecento”“ alle Gallerie d’Italia. Sabato scorso ho visitato questa mostra che mette in risalto la centralità che Milano ha avuto nei secoli per quanto riguarda l’arte…
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“Il genio di Milano. Crocevia delle arti dal Medioevo al Novecento”

Sabato scorso ho visitato questa mostra che mette in risalto la centralità che Milano ha avuto nei secoli per quanto riguarda l’arte .

Sin dai tempi dell’avvio della costruzione del Duomo fino al Novecento, grazie alla presenza di importanti cantieri, raffinati committenti, intraprendenti galleristi e lungimiranti critici d’arte la città di Milano ha attratto architetti, pittori e scultori da tutta Italia e dall’intera Europa favorendo il dialogo tra maestranze locali e straniere e l’elaborazione di nuovi linguaggi figurativi. 

Sabato scorso ho apprezzato questa “creatività” che si percepisce e ci inorgoglisce!

I contenuti

Sì parte quindi dal Rinascimento con le committenze degli Sforza e del cardinale Borromeo, che porteranno in città artisti come Leonardo da Vinci e Caravaggio, per attraversare poi il 600 e il 700 con Tiepolo, fino al Neoclassicismo di Pier Marini e al Romanticismo di Hayez.

Tra fine 800 e inizio 900 Milano è di nuovo protagonista con il Divisionismo da Segantini a Previati (in bella mostra anche al castello Visconteo di Legnano) e il futurismo di Carrà.

La mostra si conclude con le opere del dopoguerra di De Chirico e Morandi fino ad arrivare a Lucio Fontana.

Si tratta dunque di un affascinante viaggio nella storia dell’ arte milanese. La consiglio a tutti

La mostra resterà aperta fino al 16 marzo 2025, dal martedì alla domenica, con orario 9.30/19.30.

L’ ingresso costa 10€ intero,8€ ridotto. Visita guidata 22€.

Alice Norcini

Le Ghiacciaie di Cazzago Brabbia: piccoli trulli in riva al Lago

Le Ghiacciaie di Cazzago Brabbia: piccoli trulli in riva al Lago

A pochi km da noi, la bellezza anche nell’architettura. In questo caso proponiamo una visita alle Ghiacciaie di Cazzago Brabbia. Sebbene interrati, si presentano come dei piccoli “Trulli” con una funzione ben precisa: conservare cibo. Il racconto di Alice…

Le Ghiacciaie

Domenica scorsa, dopo aver visitato un simpatico mercatino natalizio a Galliate Lombardo, abbiamo deciso di raggiungere il paese vicino, Cazzago Brabbia, per andare alla scoperta delle storiche ghiacciaie del 1700.

Siamo sulle rive del lago di Varese, più precisamente lungo il percorso della ciclopedonale intorno al lago.

Tra il giallo e l’arancione autunnale delle querce spuntano questi tre edifici a pianta circolare, realizzati in pietra e sormontati da tetti conici in beole, simili a quelli dei “Trulli”.

Le ghiacciaie emergono dal terreno solo per consentire l’accesso ma si sviluppano in profondità per dieci metri.

La funzione

Durante la stagione invernale venivano riempite con lastre di ghiaccio prelevate dal vicino lago che, a quei tempi, gelava quasi totalmente. Il ghiaccio veniva alternato alla pula di riso o paglia, così da durare per lunghissimo tempo.

Qui veniva conservato il pesce pescato nel lago di Varese, che poi veniva venduto in Lombardia e nel vicino Piemonte.

Cadute in disuso con l’avvento delle moderne tecnologie, furono riscoperte negli anni 80, restaurate e rese visibili al pubblico.

Oggi sono sede di mostre e di eventi legati al territorio.

Da qui è possibile ammirare un bellissimo scorcio del lago, con all’ orizzonte il massiccio del Monte Rosa e, sulla destra, il borgo di Santa Maria del Monte.

Info:

GHIACCIAIE DI CAZZAGO BRABBIA
Via Orrigoni ( ben segnalate).

Alice Norcini

“Libri antichi e rari” a Villa Necchi Campiglio di Milano del F.A.I.

“Libri antichi e rari” a Villa Necchi Campiglio di Milano del F.A.I.

In questo periodo di Foliage, Alice Norcini, ha visitato Villa Necchi Campiglio a Milano per la mostra “Libri antichi e rari”. La dimora Storica del Fondo Ambiente Italiano, si mostra ancora più bella in questa stagione con l’esplosione di colori nel bel giardino in attesa di ”Colori d’Autunno” evento previsto per il 9 e 10 novembre. La bellezza a due passi da casa…

UNA DIMORA STORICA MILANESE: VILLA NECCHI CAMPIGLIO

Attratta dalla mostra dei “libri antichi e rari”,ho avuto l’ occasione di visitare villa Necchi Campiglio, una villa realizzata negli anni 30 ,nel centro di Milano, dall’ architetto Portaluppi.

Immersa in un ampio giardino privato con piscina e campo da tennis, rappresenta molto bene la ricca ed elegante borghesia industriale di cui faceva parte la famiglia Necchi Campiglio ed in questo periodo rappresenta il “Foliage” in città.

La villa presenta ampi spazi per ricevere gli ospiti, un susseguirsi di salotti di varie dimensioni con elementi di gusto decò, soprattutto nelle finiture, nei rivestimenti in marmo e nelle porte scultura.

Tutto ciò la rende un’ opera d’ arte totale, al di là della struttura architettonica.

La visita guidata ha messo in risalto anche alcuni elementi particolari come il magnifico “giardino d’inverno”, la sala proiezioni, gli ascensori e i monta vivande, i pavimenti in linoleum e le porte blindate scorrevoli.

I CAPOLAVORI CUSTODITI

La residenza custodisce poi straordinari capolavori d’arte, come quelli di Sironi, Modigliani, De Chirico, Picasso, Canaletto e Tiepolo.

In questa villa è stato ambientato nel 2009 il film “Io sono l’amore” di Luca Guadagnino.

La proprietà è stata donata al Fai nel 2001 dalle sorelle Necchi proprio con lo scopo di condividere con i visitatori le bellezze di questa dimora.

Oggi la villa ospita numerosi eventi. Il prossimo sarà “Colori d’autunno”( sabato 9 e domenica 10 novembre),una mostra mercato dedicata a piante e fiori autunnali.

Alice Norcini
Villa Necchi Campiglio
Via Necchi Campiglio , 14 Milano
Biglietti intero 15€. ridotto (6/25) 15€ Iscritti Fai gratuiti
Per l’evento “colori d’autunno” biglietto intero 17€. ridotto (6/25) 15€. Iscritti Fai 4€

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