Appena arrivato a Lanzarote, ho girovagato alla ricerca del camping “Papagajo” e per la mia curiosità. Mi sono imbattuto, sbagliando strada, sul “pico” del Rubicon. Questa scoperta mi ha fatto impazzire: anche qui il Rubicone? E poi l’ha attraversato Cesare, ne hanno parlato scrittori ed ora anche qui…E poi la bella scoperta di Mararia…
La/le scoperte: Rubicon e Mararia
Appena giunto a @Lanzarote mi sono attivato alla ricerca del @campingpapagajo”, unico sull’isola e chiaramente delle sue rinomate spiagge. Dopo vari tentativi, fatti anche all’Oficina del Turismo, scopro che è chiuso in questo periodo. La curiosità per queste spiagge mi porta alla loro ricerca. Mi imbatto lungo una superstrada e, colpa mia, mi inerpico su una salita. In cuor mio penso che mi farà circumnavigare quello che io chiamo “deserto”, per trovare la tanto desiderata baia. Non è cosi. Mi trovo davanti al Rubicon in località Femes. L’emozione è tanta, perché il mio pensiero va al nostro Rubicone, quando tra il 10 e l’11 gennaio del 49 a. C. Gaio Giulio Cesare guidò le sue truppe nello storico passaggio del Rubicone, che sanci l’espansione dell’impero romano. Ne hanno parlato scrittori, condottieri e trovarmelo qui…mi inorgoglisce. Anzi qui a Femes, hanno dedicato molto al passo: una Marina, una baya, con le sue Playa, più di un albergo… E poi mi imbatto, nella bella piazzetta, dove sembra che il tempo si sia fermato, in “Mararia…
Chi è Mararia?
Mararia che primeggia nella piazzetta della chiesa è una donna bellissima alla quale è dedicata la statua che ha dato luce al romanzo “canario” di canario Rafael Arozarena e pubblicato nel 1973. Mararía è considerata un’opera classica della letteratura canaria.L’ispirazione dell’autore venne a Femés , Lanzarote , dove lavorava presso la compagnia telefonica, dopo aver visto una vecchia e aver appreso della leggenda che circolava nella città sulla sua bellezza giovanile. Sono passato in biblio e ho preso una copia. Peccato che è in spagnolo…
Mararía è una bellissima giovane donna che, facendo innamorare tutti di lei, è caduta nella sfortuna. Rafael la descrive come una vecchia, andando a ritroso nel tempo, fino alla gioventù. Mararia ha avuto quasi tutti gli uomini del paese, però ora la incolpano, perché da queste unioni nascono storie , disgrazie fino al punto che viene uccisa…ma lei vaga nell’ombra e gira ancora in paese. Qui un’altra analogia, me la permettete? Il riferimento è a Fabrizio De Andrè in “Bocca di Rosa”, una lirica che tocca gli stessi argomenti..
Il Paesino di Femes al passo del Rubicon
Il piccolo villaggio di Femés, conosciuto soprattutto per gli itinerari che attraversano il Parco Naturale Los Ajaches e per il ristorante Balcón de Femés, nome che deriva dalla vista panoramica del locale che guarda verso il sud di Lanzarote, è un comune che risulta nascosto alla vista, a causa della strada ripida che sale dalla costa fino all’altopiano, ma grazie a questo fatto ha conservato finora il carattere ed il fascino incontaminato delle Canarie. Ho avuto il piacere di sostare al Balcón de Femés, che non si può non scorgere visto che si trova proprio a sinistra del punto panoramico principale in direzione di Playa Blanca, vanta una vista incredibile, dato che la terrazza si affaccia direttamente sull’estremità meridionale dell’isola. A due passi si trova la più pittoresca Casa Emiliano, un ottimo ristorante per pranzare in una calda giornata estiva, visto che data l’altitudine di Femés qui la temperatura dell’aria è sempre più fresca. Ringrazio il bibliotecario della Biblioteca di Yaiza, Francisco Ramon, per la gentilezza e accoglienza. (Utilizzo wi e 220!)
Oggi pubblichiamo, nella rubrica “Quelli che vivono alle Canarie”, l’ intervista a Joost e Maaike , due ragazzi Olandesi, che hanno fatto una bella esperienza. In bici sono partiti dall’Olanda e via barca a Vela sono approdati qui a Tenerife dopo diverse tappe. Ma facciamocelo raccontare da loro…
Perché le Canarie e Tenerife in particolare?
Risponde Joost: Siamo venuti alle Canarie perché potevamo avere un passaggio con dei nostri amici e speriamo di riuscire ad esplorare le Canarie perché non siamo mai stati qui. Ci piacerebbe anche andare dalle Canarie al sud America, e ora è la stagione nella quale tutte le barche a vela vengono dall”Europa qui e poi attraversano l’oceano Atlantico fino ad arrivare nel sud America o ai Caraibi quindi ci piacerebbe provare ed esplorare anche quel versante
Aggiunge Maaike : Ci piace molto questa esperienza in bici: siamo sempre all’aperto, siamo a contatto con la natura e con gli altri. Tutto cio’ è stupendo. , Esiste qualche difficoltà: devi fare affidamento su Te stessa, sulla Tua forza, sui tuoi muscoli. Non ti accomodi su una macchina con carburante e confort ma sei praticamente solo tu, la tua bici e il tuo corpo nella natura
Cosa avete visto sulla barca
Maaike: Sulla barca abbiamo visto molti delfini, due volte le balene e una volta, durante la notte, ho addirittura avvistato uno squalo e un pesce volante.
È emozionante esplorare l’oceano e vedere costantemente questo blu intorno a te. E’ un sentimento bellissimo.
Perché qui in bici? Siete stati anche in Italia?
in Olanda quasi tutti usano la bicicletta quindi siamo abituati a questa cosa ma non tutti lo fanno ‘allenandosi’ veramente, è proprio parte della cultura olandese. Ma per noi era molto importante riuscire a viaggiare in un modo più sostenibile. Ed e’ anche per questo che abbiamo scelto di venire alle isole con la barca a vela e la bici
Abbiamo fatto anche avventura in bicicletta in Italia. Partendo dal Marocco siamo passati per Barcellona e siamo poi arrivati a Civitavecchia, e poi in bici da Civitavecchia fino a Roma e quindi da Roma alla Toscana e così via. Anche l’Italia ha dei bellissimi paesaggi, che si possono fare in bici. Ma gli automobilisti non si prendono troppa cura dei ciclisti …sono pazzi, guidano veramente veloce. Sono un pericolo per noi ciclisti. Bisogna fare molta attenzione.
Però ne vale la pena!
.
Quanti giorni avete per questa vacanza?
Ormai giriamo da oltre un anno, Da Settembre 2022 che giriamo. Siamo stati a Santiago de Compostela con la bici e poi portogallo, Andalusia, fino al Marocco, per tre mesi, e poi siamo risaliti per Barcellona, arrivati a Civitavecchia, e poi risaliti l’italia per tornare nei paesi bassi per l’estate, e dopo l’estate siamo scesi di nuovo da casa nostra alla Spagna. Dopodiché abbiamo preso la barca a vela direzione Canarie e ora siamo qui. Quattordici mesi.
Cosa ricordi di questo viaggio e in particolare di Tenerife?
Non abbiamo ancora esplorato Tenerife, siamo arrivati in barca a vela e siamo andati direttamente all’Isola de La Gomera.
Ora siamo appena tornati da lì. Non abbiamo ancora visto niente di Tenerife se non le parti più turistiche( troppe affollate)
Vogliamo esplorare la parte più naturale, che ci piace di più.
Oltre alla Gomera, vorremmo andare anche al Teide, al Fierro e le isole più Naturalistiche.
Congedo
Ci congediamo da Maaike e Joost ed un pensiero misto di soddisfazione e tristezza mi pervade. Questa bella storia di due ragazzi, “avanti”, visionari che concretamente vogliono cambiare il mondo: la bici, la barca a vela, la scoperta degli altri,. Ma anche un sentimento di tristezza: doverli “lasciare” andare “dispiace! …Perchè? Perche nel breve tempo che ci siamo conosciuti, siamo entrati in sintonia, son riuscito a parlare con loro in inglese(?) durante la frugale cena che ho preparato il giorno prima della loro partenza (Insalata con “ricotta ” italiana e un pezzo di formaggio “parmigiano-reggiano” che non manca mai nel mio frigo (insieme a pummarola ecc…)… Insieme alla “mia” Guida “L’Altomilanese ed I Capolavori del 500 Lombardo” edito dal Touring Club Italiano. Cosi un po’ del nostro territorio va in giro per il mondo!
E allora…Buon vento, buona vida ragazzi
PS: un ringraziamento particolare a Rebecca Mari che mi ha aiutato nelle Traduzioni. Grazie!