Il mio viaggio in camper: Lione (tappa 2)

Il mio viaggio in camper: Lione (tappa 2)

Uno dei miei chiodi fissi sono valorizzare le città, segnalare monumenti legati al riconoscimento del Patrimonio Unesco. E Lione era da non perdere perché contiene diversi periodi storici, riconosciuti a livello mondiale da questa prestigiosa istituzione. Visitandola in due giorni si ha una visione globale, anche se superficiale…
Ecco cosa son riuscito a visitare nel mio viaggio in camper a Lione!

santuario-Notre-dame-de-foreur-2-anfiteatro-romano13

Lione città Patrimonio Unesco

Dopo i patrimoni Unesco del Nord Italia, (narrazione del SacroMonte di Varese, del Sacromonte di San Francesco ad Orta, del Sacromonte di Oropa,  il mio viaggio in Francia non poteva non tener conto di questo prestigioso riconoscimento. Ecco allora, sulla via di Etretat, una deviazione con tappa nella  città del Dio Lugus  “fortezza del dio Lugus” cosi veniva chiamata ai tempi dei Romani, è d’obbligo.
Lo sapevate? Sebbene in città ci sono molti simboli con l’effigie del temuto felino.
Nel mio giro ne ho incontrati tanti ed anche il nome di alcuni locali è legato al leone.

Città vecchia

La prima tappa , è la città vecchia, un gioiello che le è valso il famoso riconoscimento. La prima tappa è stata la cattedrale di San Giovanni Battista, Saint Jean,  dove l’occhio attento sbircia subito il monumento dedicato al profeta-asceta di Cristo nella piazza antistante. La cattedrale romanica costruita tra il 1100 e 1480 in stile gotico, appare scarna, ma osservandola in profondità si notano particolari interessanti. La prima: la presenza di rosoni con la vita dell’asceta Giovanni.
Poi in pompa magna l’orologio Astronomico che suscita interesse per la sua fattezza e visione. Infine, gli organi a fare da attrazione inseriti in epoche successive , fino al Rinascimento.
Lo sapevi che Lione si è sviluppata grazie ai ricchi commercianti fiorentini che commerciavano in seta? (Lione era la città che possedeva , già nel medioevo quattro fiere all’anno del settore!)

Ritornando alla mia esperienza, ho girato la città dividendomi per zone.

cattedrale-san-giovanni-battista-lione-1-2
santuario-da-lontano-fuori

Lungo il percorso per raggiungere un’altra eccellenza lionnese, ovvero la Basilique Notre-Dame de Fourvière, ci siamo imbattuti nella “graziosa” funicolare per raggiungere la basilica adagiata sulla collina. La basilica è in stile neogotica e neoromantica costruita a fine secolo scorso che “stupisce” per i suoi mosaici. La chiesa-santuario è dedicata a Maria e sulla sommità ha una statua in ricordo che svetta sulla collina ed è diventato, tutto il Santuario, simbolo della “ville”.
Adiacente ai giardini un ristorante “fresco” gestito da “ragazzi”: ci ha catturato per la “merenda” pomeridiana a base di dolci con Mirtilli e pesche

Girovagando tra i borghi della città vecchia di possono apprezzare “i Bouchon”, ovvero delle trattorie dove si possono assaggiare le bontà tradizionali della cucina lionnese: una cucina “semplice” , e “quotata” (in tutti i sensi…ovvero che sono alquanti cari!) .
Noi non siamo stati molto fortunati perchè sia da Daniele e Denise, molto conosciuti nella zona, che da altri famosi “trattorie-bouchon”, bisognava prenotare con tanto anticipo e ci siamo accontentati del “Les Lionnais“) (vi segnaliamo anche Cafe Comptor Abel o il Caffe du Peintre…ma ci vorrebbero giorni solo per fare questi Tour!)

citta-les-lionnese
citta-la-soana -con-la-la-citta-vecchia

La città “nuova”

E poi a piedi si ritorna “giu’” attraverso la città vecchia e poi nella parte commerciale attraversando il ponte Bonaparte, sul fiume Soana, che in un baleno ci ha catapultato nelle piazze dei Giacobini, le Terraux, piazza della Repubblica con lo sfondo dell’Opera (stupenda struttura di uno dei teatri più rinomati della Francia), con i negozi di moda “internazionali” a far da vetrina…(sinceramente troppo costosi e poi ne abbiamo anche a Milano nel “quadrilatero della Moda!”).

Piu’ sobria, invece, la parte a destra del fiume Soana(Arval) ovvero la parte attraversata dal Rodano , uno dei fiumi più lunghi ed importante della Francia che “sbuca” in Camargue (abbiamo avuto il piacere di fare diversi tour qualche anno fa con Federico, Rebecca ed allora i miei vecchi amici a 4zampe: in ordine Max, Mila, Lilli e l’attuale Aramis (il ns capo!).

Mi sto dilungando troppo…e allora mi fermo qui…

Il consiglio: Lione merita e Vi aspetta!

citta-giro-il-rodano-con-baretti

Santuario Notre Dame de Fourvière

La cattedrale de Lion San Giovanni Battista Saint jean

Il mio viaggio in camper: destinazione Etretat

Il mio viaggio in camper: destinazione Etretat

Pressione ruote, controllo bombola del gas e batterie dei pannelli solari: tutto a posto! E allora si parte… la Francia ci attende. Tappa finale Etretat in Normandie!

La nuova avventura in Francia in Camper

Inizia cosi il mio/ nostro viaggio in camper per la Francia, direzione Etretat in Normandie (le falesie di cui ne ho sentito tante parlare!). 

Chiaramente essendo un viaggio, io, Donatella ed il Fido Aramis lo faremo a tappe.

Primo giorno tappa a Chamonix, appena superato il Traforo del Monte Bianco (preferisco fare una tappa vicina perché con il Traforo non si sa mai il traffico “reale” che si trova, anche se ora con le previsioni in real time si sbaglia di poco…ma la premura non è mai tanta…e mutuando l’apostolo Luca, “meglio vedere con i propri occhi”.

Cenni all’Itinerario

L’itinerario che abbiamo scelto prevede una tappa a Lione città che ingloba l’età romana, il medioevo ed il rinascimento: tre epoche a me vicine…ma anche attenta all’arte contemporanea…

Uno che ama il vino come me, non poteva prevedere una tappa a Auxerre, cittadina della Borgogna capitale del vino conosciuta in tutto il mondo…

Salendo per raggiungere Etretat, il progetto prevede alcune tappe intermedie, ma quella alla quale sia io, sia Donatella, ci teniamo tanto è la Reggia di Versailles, anche perché Parigi l’abbiamo visitata tante volte…

Qui lo sfarzo è percepibile ed io vorrei approfondire anche la famiglia-dinastia dei Borboni di Francia che per anni hanno dominato nel regno delle due Sicilie tenendo il loro head quartier a Napoli e offrendo alla città benessere e bellezza…

E poi arrivo a Le Havre e finalmente Etretat.

Ma mi fermo qui: non posso “spoilerare” troppo…

Seguiteci!

it_IT