Tra Lago, natura e Storia: escursione dal Chiostro di Voltorre alle Ghiacciaie

10 Apr 2025

Ciao amici viaggiatori!, Oggi vi porto con me in un angolo incantevole della Lombardia, un percorso che profuma di lago, storia e tradizioni: la passeggiata , ma si puo’ fare anche in bici, che collega la vivace Gavirate alla tranquilla Biandronno e Cazzago Brabbia a due passi da Legnano(Milano).
Un itinerario semplice , adatto a tutti, ma ricco di sorprese, perfetto per una giornata all’aria aperta, in questa splendida primavera che ci ha regalato una giornata di sole, ricca di  colori e profumi…
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Il Chiostro di Voltorre
La nostra avventura inizia al Chiostro di Voltorre di Gavirate, per proseguire, lungo la ciclopedonabile che passa da Bardello, Biandronno fino alle Ghiacciaie di Cazzago Brabbia. Prima di partire una visita al Chiostro già fatta in altre occasioni per apprezzare la bellezza del monumento del XII secolo. Questo antico complesso monastico, fondato nel XII secolo, ci accoglie con la sua atmosfera di quiete e spiritualità. Il chiostro romanico, con le sue colonne e gli archi elegantemente scolpiti, è un luogo che invita alla contemplazione. Immaginate i monaci che un tempo passeggiavano in questo spazio, dedicandosi alla preghiera e allo studio. Oggi, il chiostro ospita eventi culturali e mostre, continuando a essere un luogo vivo e vibrante di storia. Non dimenticate di visitare la chiesa adiacente, che conserva ancora tracce del suo passato millenario.

Voltorre-Gavirate-Bardello

Finita la visita ci imbocchiamo sulla ciclopedonabile che arriva da Schiranna. In 10 minuti si arriva a Gavirate, lungo lago, con le sue strutture di canottaggio tra le più importanti d’Europa e grazie ai risultati della canottieri ASD, è stato costruito il Centro donato dall’Australia che vede allenarsi i migliori vogatori del mondo!. Continuando la passeggiata, ci inoltriamo sul sentiero.  Il percorso è prevalentemente pianeggiante e ben segnalato, ideale per famiglie con bambini o per chi semplicemente desidera godersi la natura senza troppa fatica. La brezza leggera che arriva dal lago ci accompagna, regalandoci scorci pittoreschi e un senso di pace. In altri 10 minuti siamo a Bardello. Scorcio profondo adagiato, con la sua chiesetta ed il campanile sulle foce del fiume che si immerge nel lago di Varese. Qui tappa d’obbligo da “La caset” il bar-ristoro gestito da Roby. Roby è un nuovo amico, un amico di tutti che ne sa di lago, ma ancor di più di persone: è affabile, ti consiglia e ti concede con piacere le chiavi del bagno!

Bardello-Biandronno

Dopo averci riconciliati con una caffe o ape, si riparte alla volta di Biandronno seguendo il sentiero a destra. C’è anche un cartello direzionale. Attraversiamo il “costone” sempre via lago. In alternativa si protrebbe “salire” e continuare sulla strada. Ma non vogliamo questo!. Attraversiamo delle mini salite, degli scorci stupendi che a vista si estendono sulla sponda opposta con le Prealpi, il parco dei Fiori sopra Varese. Una goduria per la vista. E parlando di godurie lungo il percorso si ammirano tanti fiori in fioritura: dai “Non ti scordar di me”,  Primule ecc. Il tempo dell’osservazione è breve ed eccoci giunti a Biandronno: paesino appollaiato sul lago dove c’è l’approdo all’Isolino Virginia, Patrimonio Unesco. L’avevo esplorato in Sup (vedi articolo). Il vento non ci permetterebbe, laddove ci fossero mezzi di traghettamento, di arrivare sull’Isolino! La vista è stupenda e ci “carichiamo” con una sosta con “solarium” al parchetto adiacente imbarcadero!

Il Percorso Biandronno Cazzago Brabbia
Ci incamminiamo ora sull’ultimo tratto della nostra esperienza con destinazione Cazzago Brabbia. Perché è importante? Perché Cazzago Brabbia, è un piccolo borgo che custodisce un tesoro inaspettato: le antiche ghiacciaie. Immaginatevi un tempo in cui il frigorifero non esisteva e la conservazione del cibo, soprattutto durante la calda estate, era una vera sfida. Proprio qui, sapienti mani hanno costruito delle ingegnose strutture in pietra, spesso interrate, per immagazzinare il ghiaccio raccolto durante l’inverno adatto alla conservazione delle derrate come il pesce locale. Queste “case del freddo” rappresentano un affascinante esempio di ingegneria popolare e ci raccontano uno spaccato di vita quotidiana del passato. Passeggiare tra queste antiche mura, sentendo l’eco di un tempo ormai lontano, è un’esperienza davvero suggestiva. Non mancate di leggere i pannelli informativi che spiegano il funzionamento di queste incredibili “macchine del freddo”! Il tempo di osservare, immaginare ,  bisogna fare ritorno attraverso l’unico sentiero che riporta al Chiostro di Voltorre, da dove tutto è iniziato con una tappa al bar-terrazza…

ghiacciaie di Cazzago Brabbia N

Il percorso è adatto a tutti ed è di circa 10 km e senza soste ci si impiega circa 2 ore e 30 min.(altrettanti per il ritorno).
Ma da fare con calma in giornata, sole permettendo! Ps: consiglio di parcheggiare davanti al Chiostro di Voltorre!(gratuito)

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