Un viaggio nel mondo dei Guanci al MUNA di Santa Cruz

29 Apr 2025


Insieme a Donatella, abbiamo visitato il Museo Naturale e Archeologico di Santa Cruz di Tenerife Dopo una visita “veloce” all’Auditorium di Santa Cruz, realizzato dall’Architetto Calatrava (lo stesso di Valencia), un’emozione al Museo a cielo aperto degli artisti mondiali disegnati sulle rocce, eccoci giunti al Muna. Il Muna è un luogo magico, un vero scrigno di storia e natura nel cuore di Santa Cruz de Tenerife. All’interno abbiamo approfittato della mostra temporanea: “30 anni di migrazione”, toccante percorso realizzato da fotografi canari sullle immigrazione passate e attuali…

Un Tuffo al MUNA – Museo de Naturaleza y Arqueología

Se siete di passaggio per Turismo a Tenerife fate un salto al M.U.N.A. per scoprire le radici profonde di questa meravigliosa isola e la sua incredibile biodiversità, è un posto che non potete assolutamente perdere.

La visita è iniziata con un’immersione affascinante nel mondo dei Guanches, gli antichi abitanti aborigeni di Tenerife. Attraverso reperti archeologici, ricostruzioni e pannelli informativi dettagliati, ci siamo fatti un’idea della loro cultura, delle loro usanze e del loro stile di vita. Un popolo fiero e misterioso, la cui storia è ancora oggi oggetto di studio e ammirazione. Abbiamo scoperto gli insiedamenti iniziali nelle Grotte frutto delle eruzioni passate, l’importanza del “gruppo”, la convivenza basata su compiti e ruoli atti a difendersi e a procurarsi cibo e proteggersi.

Una sezione che mi/ci ha particolarmente colpito è stata quella dedicata alla conservazione delle mummie guanci. Ammirare questi resti umani, testimoni silenziosi di un passato lontano, è un’esperienza davvero toccante. Il MUNA dedica grande attenzione alla loro conservazione, studiandone le tecniche di mummificazione e cercando di svelare sempre più dettagli sulla loro vita e sulla loro morte. Un vero e proprio viaggio nel tempo, alla scoperta di un rituale ancestrale.

Un Tesoro Archeologico

Il percorso museale prosegue attraverso la ricca parte archeologica, che espone una vasta collezione di manufatti guanci: ceramiche finemente decorate, utensili in pietra e osso, armi rudimentali e oggetti di uso quotidiano. Ogni pezzo racconta una storia, un frammento della vita di questo popolo che ha saputo adattarsi e prosperare in un ambiente insulare unico.Questa parte del museo non è semplicemente una vetrina di oggetti antichi, ma un racconto silenzioso che si svela attraverso i secoli, permettendoci di connetterci con le radici più profonde dell’isola di Tenerife.

La varietà dei materiali esposti è impressionante e testimonia l’ingegno e l’adattabilità dei Guanci al loro ambiente insulare:

Ceramica: Frammenti e vasi integri rivelano le abilità artistiche e pratiche di questo popolo. Osservare le decorazioni, spesso geometriche e simboliche, ci offre uno sguardo sulle loro credenze e sulla loro visione del mondo.

Utensili in Pietra e Osso: Raschiatoi affilati, punte di lancia levigate, macine rudimentali e aghi ricavati da ossa animali ci mostrano la loro abilità nella lavorazione dei materiali naturali per la sopravvivenza. Questi oggetti, apparentemente semplici, raccontano la loro capacità di sfruttare le risorse dell’isola per caccia, pesca, agricoltura e artigianato.

Un Incredibile Mondo Naturale: Focus sui Vertebrati:

Ma il MUNA non è solo storia antica. Una parte considerevole del museo è dedicata alla natura di Tenerife, con un focus affascinante sui vertebrati che popolano o hanno popolato l’isola. Dalle specie endemiche uniche al mondo, come il fringuello blu di Tenerife, ai resti fossili di animali preistorici, la sezione naturalistica è un vero spettacolo per gli amanti della fauna. Ho/abbiamo potuto ammirare ricostruzioni fedeli di ambienti naturali e apprendere l’importanza della conservazione di questo fragile ecosistema.Uccelli Endemici: Tenerife è un vero paradiso per gli ornitologi. Il MUNA espone una varietà di specie uniche dell’isola e dell’arcipelago, come il fringuello blu di Tenerife ( Fringilla teydea ), il canarino selvatico ( Serinus canarius ), e diverse specie di colombe endemiche. Le esposizioni spesso includono esemplari impagliati, illustrazioni dettagliate e registrazioni dei loro canti. Rettili Iconici: I lagartos giganti ( Gallotia goliath e altre specie del genere Gallotia) sono tra gli animali più emblematici delle Canarie. Il MUNA presenta ricostruzioni a grandezza naturale di queste creature preistoriche, ormai estinte o confinate in aree ristrette, offrendo uno spaccato di un passato in cui la fauna dell’isola era ben diversa. Si possono anche osservare esemplari di lucertole e gechi endemici attuali, evidenziando i processi di speciazione insulare. Mammiferi Terrestri: Sebbene le Canarie non abbiano una grande varietà di mammiferi terrestri autoctoni, il museo presenta le specie introdotte dall’uomo nel corso della storia, come il coniglio e varie specie di roditori. Il Ricco Mondo Marino: Essendo un arcipelago, la vita marina è di fondamentale importanza. Il MUNA dedica spazio ai vertebrati marini che frequentano le acque di Tenerife, come diverse specie di cetacei (balene e delfini), tartarughe marine e una varietà di pesci colorati. Spesso si possono ammirare modelli a grandezza naturale, scheletri e pannelli informativi sulla loro biologia e sul loro ruolo nell’ecosistema marino. Un esemplare che spesso cattura l’attenzione è la riproduzione di un calamaro gigante, una specie misteriosa che popola le profondità oceaniche intorno alle isole.

La Storia

Ciò che rende la sezione archeologica del MUNA così potente è anche la cura nella presentazione dei reperti e la fornitura di un contesto storico e culturale. Pannelli informativi dettagliati, ricostruzioni di siti archeologici e mappe interattive aiutano il visitatore a comprendere: La cronologia: Come si sono evolute le diverse fasi della cultura Guanci nel tempo. La distribuzione geografica: Dove sono stati rinvenuti i principali siti archeologici sull’isola. Le tecniche di scavo: Come gli archeologi riportano alla luce questi tesori del passato. Le interpretazioni: Le ipotesi e le teorie degli studiosi sul significato e la funzione di questi oggetti.

Esplorare la sezione archeologica del MUNA non è solo osservare oggetti antichi, ma stabilire un dialogo silenzioso con i Guanci. Attraverso i loro manufatti, possiamo intuire le loro sfide, le loro gioie, le loro paure e la loro profonda connessione con la terra che abitavano. È un’opportunità per ricostruire un puzzle di un passato affascinante e per riflettere sulla nostra comune umanità attraverso il tempo.

Mostra “La Rotta delle Canarie, 30 anni di migrazione e morte”

La Rotta delle Canarie, 30 anni di migrazione e morte” in corso al Muna, è un pugno nello stomaco, e, purtroppo, la testimonianza di una triste realtà di cui anche in Italia combattiamo tutti I giorni.

Dodici fotoreporter testimoniano il fenomeno migratorio nell’arcipelago negli ultimi trent’anni attraverso ottanta fotografie raccolte in una mostra organizzata dalla presidenza del Governo delle Canarie.

Nell’agosto del 2024 saranno trascorsi tre decenni da quando una piccola imbarcazione lasciò il Sahara Occidentale e raggiunse Las Salinas del Carmen, Fuerteventura, con due persone a bordo. Si aprì così un corridoio tra l‘Africa e le Isole Canarie che è diventato il più pericoloso e mortale al mondo. La curatrice della mostra, la fotoreporter Desirée Martín, sottolinea l’accoglienza positiva che sta ricevendo la mostra, il cui obiettivo fondamentale continua a essere la lotta alla disinformazione. Le fotografie non riflettono solo l’arrivo dei migranti, ma anche il loro viaggio di vita fino al raggiungimento delle coste delle isole.

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