Bergamo-Brescia capitale della Cultura 2023: strameritata!

Bergamo-Brescia capitale della Cultura 2023: strameritata!

Ho avuto il piacere di visitare Bergamo per l’anno della Capitale della Cultura 2023, insieme a Brescia. Mi/ci impegniamo a visitare anche la “Leonessa” prossimamente. I motivi? E’ vicina a Milano, è Patrimonio Unesco per le Mura Venete nella città Alta e …chiudeva la mostra di Vivian Suter e l’installazione di Whiteread, consigliatami da mia figlia Rebecca. Poi ho “scoperto” nuovi termini e tanto altro…Seguitemi, vi racconto…

Bergamo-Brescia capitale della cultura 2023

La visita a Bergamo è stato un piacevole ri-torno alla città del Tiepolo, che si è fatta ancora più bella per l’occasione della capitale della cultura insieme a Brescia. anno 2023.

Oltre alla distanza breve, al riconoscimento di città Patrimonio Unesco per le Mura veneziane, dell’arte diffusa, non mi/ci è dispiaciuta anche la logistica: da Legnano si raggiunge comodamente in 45 minuti, utilizzando l’autostrada, circonvallazione e parcheggi (tanti) nell’area dello sport della città ovvero zona Stadio-Palazzetto-Lazzaretto.

Da qui, ho diviso la visita giornaliera, potete seguire questa strutturazione se vi va: dedicare mezza giornata all’arte museale e poi nel pomeriggio visita alla città Alta, ovvero visita Open Air ed alla spiritualità…


La zona dei Musei per Bergamo- Brescia La mostra di Vivian Suter
I Musei son concentrati in via San Tommaso ( e da li’ a dx si sale dalla scalinata Boca per raggiungere la Città Alta seconda tappa della giornata) .  Prima visita il GAMeC (museo d’arte moderna) per visitare la Mostra, che chiude oggi, 17 settembre) HOME di Vivian Suter(Buenos Aires, 1949) e Rachel Whiteread (Londra, 1963). Due artiste agli antipodi, tanto per le origini quanto per le soluzioni formali adottate: se la prima propone un immaginario complesso, un’indagine tra immaginari del sud del mondo. Qui Suter espone decine di tele dalle cromie sgargianti che affollano la sala espositiva, sovrapponendosi, scontrandosi, esplorandosi a vicenda; al centro, anch’essa travolta dall’impetuosità del colore, l’elementare struttura di una casa, quella che Vivian Suter ha scelto come propria abitazione e studio, sulle sponde del lago Atitlán in Guatemala .

L’Installazione di Whiteread

Discorso opposto il minimalismo marmoreo della seconda , Whiteread , che disarma lo spettatore con l’installazione al palazzo della Ragione in centro Città Alta contornata da “strappi” delle varie chiese bergamasche afferenti il 1200 fino al 1500. L’elemento della sedia, archetipo del design e dell’arte concettuale, viene manipolato dall’artista: le sedute in marmo disseminate nell’ambiente medievale non sono altro, in realtà, che la materializzazione dello spazio racchiuso fra le quattro gambe di due diversi modelli di sedie. Ciò che è vuoto diventa pieno e viceversa, come spesso accade nella pratica artistica di Whiteread. Poi il Tour prosegue nelle nuove sale della “Impermanente”, sempre al GameC, altra mostra “irriverente” con alcuni grandi a partire da Fontana e poi nell’ultima con Balla, Chagall e Kandisky.

Academia di Carrara

Un salto alla “dirimpettaia Accademia di Carrara con la mostra permanente “rinnovata” per l’occasione della Capitale della Cultura, presenta oltre trecento opere con capolavori di Pisanello, Mantegna, Bellini, Botticelli, Raffaello, Tiziano, Lotto, Moroni e altri maestri della pittura italiana. La visita è un vero viaggio nella storia dell’arte che si snoda lungo un arco cronologico di cinque secoli, dall’inizio del Quattrocento alla fine dell’Ottocento. L’Accademia Carrara, fondata nel 1796 da Giacomo Carrara, è considerata il museo del collezionismo italiano e una raccolta a livello europeo. Il nuovo percorso espositivo, rinnovato nel 2023, presenta oltre trecento opere con capolavori di Pisanello, Mantegna, Bellini, Botticelli, Raffaello, Tiziano, Lotto, Moroni e altri maestri della pittura italiana. La visita è un vero viaggio nella storia dell’arte che si snoda lungo un arco cronologico di cinque secoli, dall’inizio del Quattrocento alla fine dell’Ottocento.

Tappa culinaria

Finito il “giro” culturale al chiuso , anche perché a Legnano, abbiamo lasciato la pioggia, ci siamo meritato il pranzo.

La scelta non casuale, è caduta su “La bottega del Gusto” gestito da due “simpatiche ed “invogliatrici” Ostesse, che ci hanno proposto i “casoncelli” bergamaschi ; una bontà fatta in casa con carne, amaretti e bacon…e ottimo vino delle valli, e non solo.

Essendo lo spazio un “bazar” del gusto come si fa a non acquistare prodotti locali a “ricordo” come la birra dell’Accademia Carrara, “Arlecchino” che è la maschera per eccellenza bergamasca nelle opere di Goldoni?…

La corsarola e lo Scorlazzino

E poi, a piedi” per “smaltire, su per la salita de la boca ( a Bergamo la chiamano “Lo Scorlazzino”), siamo sbucati alle Mura venete, riconosciute Patrimonio Unesco dal 2017, ed in particolare alla “Porta San Giacomo” con il bel Convento dal quale c’è un panorama particolare delle Valli bergamasche. Da li’, continuando la salita, si entra nel borgo. Da qui alcune fontane, scorci mozzafiato, stradine ci hanno condotto prima alla piazza del mercato, attraversando il lavatorio (molto fotografato), alla Torre del Gombito (attuale sede dell’Ufficio del Turismo), per raggiungere la “Corsarola” la stradina piena di botteghe e negozi storici (primeggiamo quelli del cibo), e arrivare in Piazza Vecchia, il salotto buono di Bergamo, reso ancora più bello con l’installazione verde-verticale.

Li conoscevi questi termini? Scorlazzino o Scorlazzone (scalinata per raggiungere Città Alta), Corsarola (viuzze –caruggi in genovese), i Casoncelli di Bergamo .

Piazza Vecchia il salotto buono della città

Nel salotto, ovvero Piazza Vecchia, dovunque ti giri, c’è bellezza, un’emozione unica che è valsa la “salita” a piedi.

Su Piazza Vecchia si affacciano:

  • la Biblioteca Angelo Maj dalla bianca facciata
  • il vecchio Palazzo del Podestà
  • il Campanone, la torre che ogni sera alle 22 batte i 100 rintocchi che segnalavano in passato la chiusura delle porte della città
  • il Palazzo della Ragione

Noi ci siamo fermati, dopo la visita al Palazzo della Ragione e vista l’installazione di Witheread, gustato un ottimo gelato, ci siamo “crogiolati” al sole, prima di fare il Tour Spirituale.

La spiritualità a Bergamo

Ci siamo poi spostati sui luoghi della spiritualita, partendo da:

  • il “retro” di Palazzo della Ragione (un tempo era la facciata principale)
  • la Cattedrale di Bergamo (o Duomo),  con la sua facciata bianca ed elegante
  • il piccolo Battistero in marmi policromi (un tempo si trovava all’interno della Basilica)
  • la Basilica di Santa Maria Maggiore con l’interno straordinario, composto da arazzi e stucchi pregevoli, anche se la facciata vera e propria non emerge:
  • la splendida Cappella Colleoni: con la cupola affrescata dal Tiepolo, riposano le spoglie del famoso condottiero bergamasco Bartolomeo Colleoni. Personaggio controverso e dall’ego molto sviluppato, verso la fine del XV secolo decise di occupare la sacrestia della Basilica di Santa Maria Maggiore per realizzare la propria cappella mortuaria. Dappertutto il simbolo della famiglia tre paia di testicoli! Lo sapevi?

Insomma una giornata ricca ed intensa che ci ha proprio soddisfatti. Mi auguro di avervi trasmesso la passione per questa città, in passato forse “trascurata” e che il riconoscimento ha ri-portato alla giusta dignità.
Bergamo, vi aspetta, l’evento si chiude a dicembre 2023!

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