Il mio viaggio in camper: Monte Bianco e Chamonix (tappa 1)

Il mio viaggio in camper: Monte Bianco e Chamonix (tappa 1)

Ho impiegato, in camper da Courmayer (venivo da Legnano), circa un’ora e mezza di attesa per attraversare il Traforo del Monte Bianco…ma dopo aver attraversato il traforo, la vista ti appaga: giunto sul versante francese la catena che ti appare davanti, la catena delle Aiguilles, con il Midi e lo stesso Monte Bianco, è straordinaria.

Se poi a questo si aggiunge la “scoperta” di Chamonix allora ringrazi il cielo per tanta bellezza.

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Ho impiegato, in camper da Courmayer (venivo da Legnano), circa un’ora e mezza di attesa per attraversare il Traforo del Monte Bianco, fatto code, con la velocità media di 50 km all’ora, il camper in salita…ma alla fine di tutto, sono stato soddisfatto. Il traforo con le vedute “sbirciate” qui e là (c’era una sola carreggiata per le auto ed una dedicata ai camion (enormi!…) e non potevo distrarmi), con le “guglie” del Monte Bianco e la sottostante Chamonix, hanno appagato dello sforzo…

Andiamo in ordine

Dopo la partenza da Legnano, il traforo del Monte Bianco era uno dei miei obiettivi. In primis non passavo qui da circa 33 anni, dal viaggio a Eurodisney con Rebecca e Federico come prima esperienza in camper. In secondo luogo volevo rivedere le Guglie dopo questi maledetti cambiamenti climatici ( e volevo vedere con i miei /nostri occhi…) Ebbene dopo il passaggio, devo dire che non sono stato deluso…Le guglie ri-appaiono imponenti e anche da Chamonix i ghiacciai hanno “tenuto”…e questo mi fa ben sperare per me, Donatella, Federico ed il nuovo arrivato Riccardo…(e il fido Aramis…)

La sosta a Chamonix

Devo dire che è stata una “scoperta”. E’ una borgo bellissimo, incastonato tra le alpi Aiguilles e il fiume Arve.

Tra l’altro ho avuto la fortuna di parcheggiare a lato del fiume e subito ho notato le mille attività che questi “astuti” villegiani si sono “inventati”: dal rafting, alle tour in mountain bike, al Tour della cittadina per osservare le cose passate, come le belle stazioni con passaggio a livello a “suoneria”….



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E poi un giro tra le viuzze, almeno tre, che si snodano per la cittadina…E qui in modo meno “sfarzoso” di altre località simili, Courmayer, Cervinia, Zermatt si notano i negozi storici, dove la bellezza ti invita ad entrare e ad assaggiare. Il mio riferimento voluto è di assaggiare le bonta di Le Refuge Payot, oppure le crepes di Amorillo e cosi fino al Casino oppure il vecchio ristorante-storico su l’Arve…

Mi fermo qui, ma assicuro è Chamonix è stata una scoperta nella scoperta…

La consiglio!

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