Giro di boa al Rugby Sound 2024. Il viaggio nella musica riprende l’11 con Punkreas-Derozer-Vallanzaska

Giro di boa al Rugby Sound 2024. Il viaggio nella musica riprende l’11 con Punkreas-Derozer-Vallanzaska

Pausa al Rugby Sound da lunedi a mercoledi dopo l’annullamento del concerto di Cristina Davena per maltempo. Si riprende, per il gran finale, questa sera, giovedi 11 con Punkreas-Derozer-Vallanzaska, venerdi con i Cypress Hill e dagli Assalti Frontali per chiudere sabato 13 con DJ Time. Un primo bilancio: positivo per pubblico e sicurezza…

Rugby sound prima parte

E’ presto per fare bilanci. La novità di quest’anno la “dilatazione”, ovvero inserire una pausa tra la prima e seconda parte del @rugbysoundfestival sta permettendo alla “macchina” organizzativa di respirare. Coprire 20 giorni è “stancante” per “tutti”, anche per i 200 volontari pronti a gestire14 serate intense con grandi musicisti italiani ed internazionali. Ecco che facendo un giro all’interno ed all’esterno, i commenti sono “positivi”. Senza dubbio, la sicurezza è al primo posto senza escludere la visibilità dell’evento(quest’anno anche il TG3 ne ha parlato), l’Hospitality, il Foodtracks, il Waikiky La sicurezza resta la difficoltà maggiore per l’organizzazione, includendo il “tavolo” composto da Forze dell’ordine e i “ragazzi” del @rugbysound capitanati da Cristiano Bienati, come “dichiarato” nella nostra intervista, è stata, piu che soddisfacente. Il numero crescente di ospiti provenienti da tutto il Nord Italia è stato circoscritto, ben indirizzato ed ha funzionato. Il resto è sotto gli occhi di tutti. L’unica criticità, facendo un giro in centro città e tra alcune attività commerciali, la necessità di coinvolgere maggiormente la città. Un’idea potrebbe essere, a detta di alcuni, fare la presentazione delle serate, prima del sound check, direttamente in Comune, ad esempio Sala Stemmi oppure in piazza San Magno predisponendo un’area dedicata per selfie, merchandise, o autografi. Non male. Da tener presente!

I concerti prima parte

Ho seguito alcuni concerti della prima parte, ovvero L’apertura con i Subsonica, che hanno entusiasmato non poco l’isola del Castello proponendo le hit dei loro 30 anni di attività musicale capitanati da Max Casali e Ensi. Poi i norvegesi Royksopp che da Tromso si sono catapultati fino all’Isola del Castello “aprendo” le Danze, insieme a distanza di qualche ora dei “Omini”… . Ho seguito poi i Placebo che con il loro “rock-pop” d’oltre Manica, sono arrivati a tutti, me compreso.

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coez & Fah @rugbysound ive

Coez e Frah Quintale, hanno chiuso, prima della “seratona” “Anni 90, la prima prima parte . Dicevo Coez una scoperta vederlo dal vivo e vedere i “ragazzi” che cantavano a squarciagola, ogni brano è stato davvero emozionante. ( le stesse sensazioni che ho provato con i Subsonica ed i Placebo più adatti agli “anta”).
E poi musica per tutti con gli i dj anni novanta che hanno fatto ballare proprio tutti, me compreso con i brani degli 883 (in contemporanea a San Siro), Vasco, Tozzi ecc…

I concerti seconda parte

Come dicevo, non si puo’ seguire tutto. Ecco che con alcuni amici-colleghi son riuscito a coprire anche altri concerti che si sono susseguiti dopo il primo round.
A partire da Alborosie e gli Shengen Clan che si sono esibiti il 5 e che avevo avuto il piacere di ascoltare ed intervistare qualche anno fa. Un concerto che ha fatto ballare reggae a circa 3000 fan.

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Poi Massimo Pericolo per i giovanissimi è stato un vero successo per questa edizione. Al punto che alcuni fan, sono arrivati al Castello di legnano alle ore 6.30 del mattino per aspettare l’apertura, alle 19 dei “varchi”. Una devozione, oserei dire, per quello che viene definito, a ragione, il più “rappresentativo della generazione Z”. Dal palco le sue “invettive” contro il “sistema”, le forze dell’ordine vengono cantate dai fan a suo di rap. Infine, la chiusura di questa parte con la Zarro Night. Anche questa serata dedicata al Trash l’avevo già seguita in qualità di Past direttore di Sempione News .
Insomma una seconda parte che accontenta Tutti/e

Settimana di chiusura
Nella seconda parte avevo inserito anche Cristina Davena. Ma domenica 7 Giove Pluvio si è messo di traverso al punto da cancellare il concerto. Quindi si riprende giovedi 11 con i
Punkreas-Derozer-Vallanzaska. Le band ormai non più emergenti, già ospiti del @rugbysound affermano che “insieme” si “puo’ fare di più”. C’e’ da crederci!I

Poi toccherà Cypress Hill e dagli Assalti Frontali. Io  non li conosco, ma sarà un piacere fare un viaggio in questo mondo musicale che non conosco. Questo è il bello del Rugby sound: dare spazio anche ad emergenti per poi sentirne parlare negli anni successivi (come successo ai parabiaghesi Punkreas, oppure a Rapper emergenti come Rhove, Sfera e Basta ecc).


Infine sabato serata di chiusura di questa kermesse con una serata di festa dedicata ai Dj set con musica da ballare, gustare con i migliori DJ del panorama italiano a partire da Linus e Co…
Non mancate

Il Rugby Sound Festival compie 23 anni

Il Rugby Sound Festival compie 23 anni

Lo sapevi che il Rugby Sound Festival di Legnano, compie 23 anni? E’ il festival civic-local piu’ importante del nostro territorio.

Io lo seguo da 21 anni, da quando è partito a Parabiago, dove risiede la longeva squadra del Parabiago Rugby 1948, prima allo stadio Libero ferrario, poi al Marazzini- Venegoni e poi all’Isola del castello di Legnano. Dal festival son passati tanti artisti che grazie allo stesso da emergenti si sono affermati: da Salmo, a Sfera e Basta, per passare o dal legnanese Andrea che è diventato “Shiva”.

Anche quest’anno non potevo mancare ed ho seguito le prime tre serate.

Dopo la sosta di rito allo Street Food District e la coda alle casse per l’immancabile birretta, per la fiumana di gente che non ha voluto mancare alla prima del Rugby Sound Festival 2023 la serata con l’ingresso sul palco dei Planet Funk: un ritorno a Legnano, quello di una delle band italiane più blasonate ed amate nel mondo, che non poteva che essere trionfale. Ventitre anni di successi planetari condensati in un’ora e mezza di pura adrenalina, con il pubblico che non ha mollato la posizione conquistata nel prato neanche durante un violento acquazzone, ospite indesiderato ma previsto anche per questa edizione del Festival organizzato da Shining Production.

Io lo seguo da 21 anni, da quando è partito a Parabiago, dove risiede la longeva squadra del Parabiago Rugby 1948, prima allo stadio Libero ferrario, poi al Marazzini- Venegoni e poi all’Isola del castello di Legnano. Dal festival son passati tanti artisti che grazie allo stesso da emergenti si sono affermati: da Salmo, a Sfera e Basta, per passare o dal legnanese Andrea che è diventato “Shiva”.

Anche quest’anno non potevo mancare ed ho seguito le prime tre serate.

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