“Il mio 2023”: viaggi e non solo. Per il 2024 auguro “Intraprendenza”

“Il mio 2023”: viaggi e non solo. Per il 2024 auguro “Intraprendenza”

E’ tempo di bilanci anche per “I viaggi di Enzo”, ovvero per me. Un anno straordinario che ha visto al centro del mio percorso: la nascita di Riccardo, la “pensione”, la nascita del blog, ma anche tanti viaggi vicini e lontani: dalla Francia alla Spagna fino a Tenerife in camper e poi nuovi impegni. Mutuando una citazione di Lorenzo Radice pronunciata dal vescovo di Milano Mario Delpini: il mio augurio per il 2024 è di “intraprendere”…

riccardo e mani di enzo

NASCITA DI RICCARDO

Arrivati i bilanci di fine anno anche per me, ovvero per i viaggi di Enzo. Un anno eccezionale…partiamo con ordine. Il 30 luglio 2023 è arrivato Riccardo. Una gioia voluta da Federico e Ilenia che ha riempito le nostre famiglie e le ha avvicinate molto. I primi mesi sono stati di attenzione, di “adattamento”. In questo periodo abbiamo visto poco il piccolo e le visite erano giustamente “contenute”.
Poi dal secondo mese, ci siamo avvicinati tutti. Da quel momento in poi, Riccardo è stato sempre al centro dell’attenzione delle nostre famiglie. Poi io son tornato dal mio viaggio da Tenerife, ed è nato un feeling particolare con il nipotino. Ecco i sorrisi, le mie facce da “scemo”, inventarsi sempre qualcosa per farlo sorridere e gioire. Ora inizio a fare il “mestiere” del nonno e faccio qualche giro in carrozzina. Non l’ho ancora “cambiato”, il privilegio è ancora di mamma e papà, ma non demordo…
Grazie Ricky , grazie Fede e Ilenia. (link nascita)

NASCITA DE “I VIAGGI DI ENZO”

Il progetto era nell’aria all’indomani dell’arrivo della mia “pensione” (maggio 2023 ) e il conseguente addio del mio ruolo di direttore di Sempione News avvenuto il 1 luglio 2023.
Il nuovo progetto ha l’obiettivo di raccontare uno dei miei hobby: i viaggi. Il viaggio per me è anche spostarsi “sotto casa” ovvero le escursioni “domestiche” a due passi dalla città. Nel blog racconto delle mie esperienze anche vicino a noi con lo scopo di CONDIVIDERE” eventi che accadono sul territorio, ma soprattutto dei viaggi meno vicino. In questo caso, dopo la nascita di Ricky, ho raccontato dei miei viaggi in camper, una mia caratteristica-identitaria, in Francia, In Spagna ed infine a Tenerife (circa due mesi). Ogni esperienza è stata un “raccoglitore” di umanità, socialità che mi ha arricchito e che ho sentito l’esigenza di “passare” anche a Voi…Buona vita…(link I viaggi di enzo)

enzo-mari-1

LA PENSIONE…UN PUNTO DI PARTENZA… PER ….INTRAPRENDERE…

La agognata pensione in Italia si allontana sempre di più, e finalmente a maggio del 2023 è toccato anche a me. (dimissioni dal 1 luglio). Dopo 43 anni di servizio e 63 anni di età  (reali 52 anni di lavoro e 67 anni di età) ho lasciato l’ultima attività, ovvero la direzione del quotidiano on line “SempioneNews”. Il giornale on line che ho creato circa 21 anni fa, è diventato negli anni il primo quotidiano dell’Altomilanese per quanto riguarda l’attrattività della zona che va da Rho a Varese e “staccarmi” non è stato facile.
Ho posticipato l’uscita dopo aver seguito, su richiesta dell’editore, il Palio di Legnano 2023, con soddisfazione perché grazie a mio figlio Federico , anche lui allora nel Gruppo S.E.V. SpA , abbiamo creato una redazione composta da circa dieci giornalisti ed una squadra di cinque tra fotografi e videomaker. “Show must go on” come afferma Fred Mercury . Grazie alla dott. ssa Bramati e grazie ai “ragazzi-colleghi”…(link articolo di Sempionenews)

IL TOUR IN FRANCIA IN CAMPER

Intraprendenza vuol dire anche guardare avanti…Dopo la nascita di Ricky e la pensione, tutto pronto per una nuova vita. Con Donatella ed il Fido Aramis, si parte per un mese, agosto, per la Francia del Nord, direzione “falesie” di Etretat. Viaggio con tappe ricco di “diversità”, di cultura, di socialità. Abbiamo toccato i più noti “Patrimonio Unesco” con una punta di invidia ma anche di osservazione delle differenze con la nostra Italia, che a Patrimoni mondiali non scherza…(VEDI SINTESI)

etretat orizzontale panorama
barcellona giro gaudi fuori

IlL MIO VIAGGIO IN SPAGNA IN CAMPER

Stesso discorso per il Tour in Spagna ma con altre finalità.

La Spagna era una tappa intermedia per raggiungere Tenerife. In dieci giorni, con la mia amica Antonietta e d il “suo” fido Martin, abbiamo atraversato in “orizzontale” la belle penisola iberica partendo o arrivando in nave da Barcellona, fino a Siviglia per l’imbarco a Huelva sul traghetto della Fred-Olsen direzione Santa Cruz de Tenerife.

Anche qui, i colori ed i sapori della cultura ispanica. Il sole, il mare , la cultura abbagliante della grandi città, come appunto Barcellona, Valencia, Terragona, Cordoba fino alla moresca Siviglia….un altro bagno nella bellezza (chiaramente i Patrimoni Unesco tappe imprescindibili)…( tappa a Barcellona)

TENERIFE

L’esperienza di Tenerife, non è solo un viaggio. Tenerife è un viaggio-studio antropologico. In due mesi , oltre a visitare le bellezze naturali dell’isola Vulcanica più a Sud dell’Arcipelago delle Canarie, ho “scoperto” bellezze culturali, a volte non opportunamente valorizzate dal “canari”, presi da un  Turismo “esasperato”, da una confusione che esiste nella corsa di vivere “tutti” a Tenerife. E qui ho scoperto delle positività ma anche delle criticità. In primis il fattore clima, che è l’attrattore fondamentale. La favola metropolitana dei prezzi bassi per viverci, non è più vera. I prezzi degli affitti e dell’acquisto delle case (per una norma perversa del “vacazionale”) sono saliti vertiginosamente. Cosi pure i beni di consumo, cresciuti ancora di più al Sud dell’Isola. Di contro vantaggi fiscali (solo se si è residente!), autostrada gratis, benzina a 1,2 euro, no riscaldamento…sommati insieme “cubano” almeno dieci mila euro!. Queste info le ho avuto intervistando cittadini italiani, canari e stranieri che nella rubrica “Vivere alle canarie” hanno raccontato positività e criticità dell’isla vulcanica. (vedi intervista)

luca-adriana-e-luana-in-bici

INTRAPRENDENZA E SERENITA’

Ritornando al tema su citato, per me “intraprendere” vuol dire non fermarsi e fare cose belle, che ti rendono felice con i “tuoi” tempi nel rispetto dell’altro, delle sue esigenze…ma senza esasperazione…Per me esistono tre “I” per il futuro: Ispirazione, Impegno, Intraprendenza. A tal proposito uno dei miei nuovi progetti è la direzione del giornale ufficiale del Collegio dei Capitani e delle Contrade, Il Carroccio”. Un progetto che ho accettato con piacere e con orgoglio. Anche qui le tre I. Abbiamo creato una redazione giovane e motivata e vogliamo portare innovazione (INTRAPRENDERE) . Grazie a chi ha creduto in me: il G.m., Raffaele Bonito, il consigliere Davide Fuschetto, la redazione ed infine grazie a Peppino!
Il mio augurio più grande per il 2024 è serenità e intraprendenza perchè come dice un anonimo: “L’intraprendenza è quella cosa che sta tra volere e potere”.
Buon 2024!
Feliz año nuevo
Happy New Year


Bilancio sul viaggio in Francia 2023: toujours belle 

Bilancio sul viaggio in Francia 2023: toujours belle 

Abbiamo fatto parecchi viaggi in camper in Francia, forse il decimo, ma quello di quest’anno, è stato il più soddisfacente…perché? Perché la Francia è toujours belle…ma non solo… 

Potrebbe essere facile dare una risposta, visto che alcuni di voi ci hanno seguito sui social nelle varie tappe pubblicate su “i viaggi di Enzo.blog” (ben 15 tappe e tutte impegnative…), ma è stata un’avventura che è andata oltre…

Il viaggio in Francia…Perchè?

Prima di tutto, la ri-scoperta di tanti Siti Patrimonio Unesco. Come dico in qualche riflessione lungo le tappe, la Francia ne ha di siti culturali, al pari dell’Italia, ma sa “venderli” bene!. Io/noi sono/siamo andati su alcuni “mirati”, come ad esempio Le Mont Saint Michel. Altri siti però, sono arrivati attraverso ricerche web, oppure indicazioni stradali. Ebbene si…I vecchi (poverini!) e “superati” cartelloni stradali funzionano ancora! Almeno per me…per Noi, Donatella ed Aramis incluso. 
Sull’autostrata (autoroute) ma soprattutto sulle provinciali e statali, le indicazioni e le “enfatizzazione” ci hanno spinto a “deviare”. E poi il detto: “dai siamo già qui…che ci costa…chissà quando ri-torneremo…” vince sempre.

I castelli della Loria: Chateaux de Blois

E cosi abbiamo scoperto qualche castello meno blasonato, come Blois (di solito tutti vanno alla reggia-Chateaux  di Versailles, ecc), ma qui ho ritrovato le orme dei Borboni..

In questo Castello ci sono stati/passati  almeno 8 regine e tanti Re. Tra questi i Re anche la dinastia dei Borboni. Ricordo, che da buon campano quale sono io, i Borboni hanno dominato il regno delle due Sicilie per secoli, dando splendore all’allora capitale Napoli. Non posso non citare Ferdinando di Borbone, che prima della dominazione dei subentrati Francesi, diede per circa 400 anni splendore a Napoli ed al Sud, (è ritornato il “campanilismo “campano…!)

Investire in cultura (sempre…toujour…)

E poi, la corsa e la promozione a far visitare luoghi Patrimonio Unesco materiali ed “immateriali”. Ad esempio per quanto riguarda gli “immateriali” le “deviazioni” ti spingono a visitare le zone vicino ad Auxerre, dove c’è la produzione dei Vini Bourgogne. Ma anche luoghi di arti e mestieri (i francesi sono molto bravi ad enfatizzare le “arti manuali”).
E poi la quantità (industriale) di Gallerie d’arte. Da noi ce ne sono e concentrati nelle città grandi/medie, ma vedere tante Gallerie ad Auxerre, Honfleur, Clermont Ferrand, che sono piccole cittadine, mai me lo sarei aspettato…

Le considerazioni a questa prima osservazione: LA CULTURA IN FRANCIA “VALE”, SI FANNO TANTI INVESTIMENTI E NON ESISTE GRANDE DIFFERENZA TRA LA GRANDE CITTA’ E LA CITTADINA “SPERDUTA.
Abbiamo ancora tanto da lavorare (ed imparare!)…Ma ce la faremo…

Piccolo è bello (sempre…toujour…)

E poi i luoghi che abbiamo visitato…Abbiamo escluso le grandi città, Parigi, Bourdeaux, Marsiglia per concentrarci sulle middle-city: Lione (una scoperta Tappa 2), la stessa Clermont Ferrand (Tappa 14) per non parlare di Orleans(tappa 4) e per finire alle “perle” di Honfleur (tappa 5 e 6)…Tutti luoghi Patrimonio Unesco per questa o quell’opera, dove il riconoscimento mondiale diventa “attrattore”…

Chiaramente portiamo a casa, ricchezza e consolidamento culturale, in questo caso, ma anche ricchezza naturale e benessere fisico.

E parlando di natura, mi ri-tornano in mente e nel cuore, le serate ad Etretat, ad Antifer a Tours (passeggiate sulla Loira o il Chen)  oppure le giornate “terse” e abbaglianti ad Honfleur o agli stessi Chateaux (Chateaux di Blois, Chateaux di Amboise)…

Le falesie de la Normandie

E poi la “sosta” alle falesie, una settimana circa, che era il mio/nostro obiettivo dichiarato del viaggio!.


Qui è stato come immergersi nella natura e nel rispetto di essa.

A piedi, ripeto a piedi, abbiamo scoperte le “falesie” da nord a Sud di Etretat. (tappe dalla 7 alla tappa 11).

Un luogo magico che “sprigiona” bellezza pura e che ha ispirato i grandi Monet e Guy de Montpassant!

Da li sopra  è tutta magia…

Non ci sono limiti…e ti rendi conto di quanto siamo piccoli, rispetto all’immenso…

Stessa sensazione provata alle Porte La Manne e Port de la Courtine dove ad Antifer partendo dal faro, raggiuto in bici, e da qui a piedi, abbiamo percorso il sentiero che ci ha portato a La Plage e poi al Pertuiset…Altra esperienza toccante.


Insomma tutta la cotè de Arbatre (Costa d’Alabastro) ce la porteremo sempre dentro di noi!…Aramis compreso.

La cuisene Francaises

E poi la cuisine e le bontà del Nord, Normandie e Bretagne, ma anche della Loira, dove spiccano le Ostriche (bisogna assaggiarle nelle loro piccole boutique)!),  le cozze (Mules)  in tutte le salse…è il caso di dire. Noi le abbiamo mangiate al Camembert, alle cipolle, alla marinara, al sidro. (per i francesi Cidro).

Ed a proposito di bibite il Sidro (bevanda-vino emblema della Normandie estratta dalle mele) è stato il nostro fil rouge, insieme al Calvados (acquavite di cidro diffuso in questa zona e non solo) …mentre nel Centro della Francia a Chalis (Loira, Lione) ci siamo “imbattuti” nel Bourgogne…molto più intenso ed alcoolico del Sidro (provare per credere!).

E poi i Formaggi ( quelli francesi sono morbidi e buonissimi)…

Ma …Io “tifo” per quelli italiani…più stagionati…

Qualche criticità…ma…

Chiaramente non tutto è stato sempre bello: qualche incomprensione con i “cugini” c’è stata…Si è acuita al ritorno quando, vedi tappa 15 dovevamo ritornare il Italia. Qui la comunicazione è stata insufficiente e grazie a “ Luciano”, mio suocero che era in Italia, abbiamo saputo della deviazione per il Mont-Blanc rispetto al Traforo del Frejus previsto (avevano comunicato che le auto ed i camper potevano passare dal Frejus, invece non era cosi per i camper oltre i sei metri…e il mio/nostro camper è di 6,75 metri!).

E poi i prezzi. La Francia non è allineata con l’Italia sul valore dell’Euro!. I prezzi sono “mediamente”  più alti di circa il 40%! Per non parlare del caffè, la bevanda più umile, che si attesta sui 2 euro e 50 cent! E per noi italiani…fa male alla pancia ed…alla tasca!

In sintesi, è stato un bel viaggio che consiglio a tutti!( anche al mio peggior nemico! Cit.) 
Perché la Francia offre ancora molto, e al di là di qualche incomprensione, è un gran paese…ed è toujours belle. Au Revoir 

Il mio viaggio in camper: dalla Sacra di San Michele, fino a Mont Saint Michel (tappa 12)

Il mio viaggio in camper: dalla Sacra di San Michele, fino a Mont Saint Michel (tappa 12)

Dopo aver lasciato le Havre la nostra tappa dichiarata era Mont Saint Michel. Perchè c’ero stato con i miei figli quando erano piccoli, ero curioso di vedere il gioco delle maree, e perchè con Donatella e Aramis avevamo visitato la Sacra di San Michele ad Avigliana (fa parte del circuito dei percorsi di San Michele)… ma anche per tanto altro!

La tappa di le Havre non ci ha entusiasmato più di tanto se non per il fatto che la città dal 2005 è Patrimonio Unesco (questa dei Patrimoni è un mio cruccio!)… Ecco che puntare su Mont Saint Michel voleva essere più soddisfacente ed appagante.

In primis ci sono già stato con la mia famiglia qualche qualche annetto fa…ed ero curioso di vedere i cambiamenti. Ed oggi, abbiamo sfidato prima l’acqua, all’andata e poi, al ritorno il vento ed a piedi abbiamo raggiunto la meta…
Ma i motivi e le curiosità sono davvero tanti…

Le Maree

Lo sapevi che Mont Saint Michel rappresenta il luogo delle maree più alte d’Europa? Si parla di 15 metri!!! Inoltre sebbene abbiano costruito una diga per evitare esondazioni, ad orari particolari del giorno, il fenomeno delle maree si replica dalle 18,07 circa fino alle 19. E grazie ad un progetto Europeo , il tutto viene ricondotto nel letto “artificiale” grazie alla diga non “impattante”. Infine è stata costruita una strada dove si evita il blocco del passaggio verso l’abbazia in quegli orari e grazie ad un servizio efficiente di bus “bicondotti” (poichè non è possibile invertire il senso di marcia, ogni bus ha due “cabine” di manovra!…da vedere) si puo’ raggiungere il Monte fino alle 01,30 di notte. Noi il pulmann non l’abbiamo utilizzato ma immagino l’esperienza intrigrante…).

Saint Michel Patrimonio Mondiale Unesco dal 1979

E poi Saint Michel è stato uno dei primi Patrimonio Unesco. E questa riconoscimento se lo merita tutto. Attraversando le stradine, si sente la Storia che “permea”.

1300 anni di storia

A proposito di Storia, questo sito costruito nel 708 d.c. è stato realizzato in un periodo di 1300 anni utilizzando diversi stili e diverse generazioni di lavoratori.

L’idea fu ispirata da un sogno? Lo sapevi? Il vescovo Aubert di Avranches fu visitato nei suoi sogni dall’Arcangelo Michel. L’arcangelo lo incaricò di costruire una chiesa sull’isola rocciosa situata alla foce del fiume Couesnon. Il vescovo dopo la seconda annunciazione, inizio’ a costruire la struttura che si ispira ad una gerarchia feudale

La costruzione del Mont Saint Michael rappresenta la gerarchia feudale praticata all’epoca. Dio è, ovviamente, in cima, seguito dall’abbazia e il monastero. Le grandi sale sono costruite al di sotto di questo e poi vengono i negozi e le abitazioni. Quasi al di fuori delle mura, si trovano le abitazioni dei pescatori e dei contadini. Lo sapevi che sull’isola ci fu anche una prigione? E che gli inglesi non furono mai capaci di conquistarla?

Le fortificazioni e le onde di marea resero impossibile agli inglesi conquistare Mont Saint Michel durante la guerra dei Cento Anni. L’abbazia resistette all’assedio per trent’anni e la sua strenua difesa contro l’Inghilterra ispirò personaggi come Giovanna d’Arco.

Mont Saint Michel è un luogo di pellegrinaggio

Mont Saint Michel è noto per essere una destinazione turistica ma è anche un luogo di pellegrinaggio molto importante. Dal X secolo, molti pellegrini arrivavano all’abbazia passando per vie pericolose e le sabbie che coprivano la baia con la bassa marea. Senza il ponte che collegava la terraferma e l’isola, era un’avventura rischiosa attraversare la baia perché c’erano anche molti depositi di sabbie mobili nella zona. E questa caratteristica ha ispirato anche produzione di film e serie TV. (Ispirazione per Delitto a Mont Saint Michel, oppure ispirazione di “Rapunzel – L’intreccio della torre” o ispirazione per Minas Tirith, la capitale di Gondor nel Signore degli Anelli.)

Io, Donatella ed Aramis tutte queste sensazioni le abbiamo sentite sia nella parte spirituale (la chiesa dà una carica spirituale), ma anche e soprattutto nella parte storica…ma anche in quella culinaria. Non siamo riusciti ad assaggiare l’agneau de pré-salé, l’agnello di palude salmastra allevato nella baia del monastero perché abbiamo visitato il Monte di domenica e veramente è stato impossibile prenotare o entrare in alcuni ristoranti consigliati. Abbiamo curvato da restaurant St. Pierre a base sempre di prodotti tipici di formaggio ovvero il Camembert di Normandia , assaggiato questa volta liscio e poi con le cozze a parte (les Mules)), accompagnato da cidro questa volta de Normandie e dalle “teurgoule” il dessert a base di riso al latte e cannella…per la deliza del palato di Donatella!

Prossima tappa la città di Tours –  S T A Y   T U N E D!

Il mio viaggio in camper: destinazione Etretat

Il mio viaggio in camper: destinazione Etretat

Pressione ruote, controllo bombola del gas e batterie dei pannelli solari: tutto a posto! E allora si parte… la Francia ci attende. Tappa finale Etretat in Normandie!

La nuova avventura in Francia in Camper

Inizia cosi il mio/ nostro viaggio in camper per la Francia, direzione Etretat in Normandie (le falesie di cui ne ho sentito tante parlare!). 

Chiaramente essendo un viaggio, io, Donatella ed il Fido Aramis lo faremo a tappe.

Primo giorno tappa a Chamonix, appena superato il Traforo del Monte Bianco (preferisco fare una tappa vicina perché con il Traforo non si sa mai il traffico “reale” che si trova, anche se ora con le previsioni in real time si sbaglia di poco…ma la premura non è mai tanta…e mutuando l’apostolo Luca, “meglio vedere con i propri occhi”.

Cenni all’Itinerario

L’itinerario che abbiamo scelto prevede una tappa a Lione città che ingloba l’età romana, il medioevo ed il rinascimento: tre epoche a me vicine…ma anche attenta all’arte contemporanea…

Uno che ama il vino come me, non poteva prevedere una tappa a Auxerre, cittadina della Borgogna capitale del vino conosciuta in tutto il mondo…

Salendo per raggiungere Etretat, il progetto prevede alcune tappe intermedie, ma quella alla quale sia io, sia Donatella, ci teniamo tanto è la Reggia di Versailles, anche perché Parigi l’abbiamo visitata tante volte…

Qui lo sfarzo è percepibile ed io vorrei approfondire anche la famiglia-dinastia dei Borboni di Francia che per anni hanno dominato nel regno delle due Sicilie tenendo il loro head quartier a Napoli e offrendo alla città benessere e bellezza…

E poi arrivo a Le Havre e finalmente Etretat.

Ma mi fermo qui: non posso “spoilerare” troppo…

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