“ATMOSFERICA. Stagioni e temperamenti” alla Fondazione Casa Zegna

“ATMOSFERICA. Stagioni e temperamenti” alla Fondazione Casa Zegna

Sono “sceso” da Andorno Micca in provincia di Biella, ieri (8 settembre)  e quando Mauro Bianchini mi ha proposto di pubblicare un articolo sulla Fondazione Casa Zegna di Trivero, gli ho espresso subito la mia gioia. Si. Perché ho una casa a Andorno Micca e l’Oasi Zegna, (che include la Casa) è anche la “mia” casa. E poi a Casa Zegna ho avuto modo di vedere in passato diverse installazioni, visite guidate. Ora con gli occhi di Mauro, godo di questa nuova iniziativa realizzata da Rebecca Moccia. Grazie Mauro, grazie Rebecca

“ATMOSFERICA. Stagioni e temperamenti”

Trivero Valdilana (Biella) – “ATMOSFERICA. Stagioni e temperamenti” a cura di Ilaria Bonacossa, segna un nuovo capitolo di ricerca tra natura, arte e scienza attraverso un intervento site-specific, eseguito per l’occasione, dall’artista Rebecca Moccia (Napoli 1992).

Percezione e emotività sono le condizioni base su cui si fonda il progetto teso a creare un transfert tra l’essere umano con l’ambiente che lo circonda.

A rendere pulsante l’esposizione è l’unicità della location sita nell’ex giardino d’inverno della Fondazione Casa Zegna dove l’intensità della luce varia con il trascorrere delle ore.

I due diversi momenti creati da Rebecca Moccia  appaiono caratterizzati da situazioni naturistiche derivanti dall’uso di tessuti che tendono a disperdere o ad alimentare differenti cadenze di luminosità in armonia con forme scultoree la cui collocazione delinea ambienti entro cui soffermarsi in meditazione.

Il passaggio delle temperature e delle stagioni

Ad affiancare l’intero impianto concorrono arazzi tessuti a mano realizzati in collaborazione con il laboratorio di Manifattura Tessile della Comunità di San Patrignano.

Ho lavorato sul cambiamento” Afferma Rebecca Moccia “e il susseguirsi delle stagioni e quindi delle temperature-che sono incorporate nelle opere stesse in mostra-e sulle atmosfere che questi cambiamenti portano con sé: il loro valore pratico/simbolico nell’era della crisi climatica, soprattutto in ambiente montano; i sentimenti di perdita e nostalgia legati al loro graduale scomparire; i gesti/azioni di resistenza per invertire questa tendenza che valorizzano l’interconnessione tra esseri umani e non umani”.

Mauro Bianchini

Rebecca Moccia – “ATMOSFERICA. Stagioni e temperamenti” – 
Trivero Valdilana (Biella) -Fondazione Casa Zegna Via Marconi 23.
Prima attivazione fino al 15 settembre 2024.
Seconda attivazione dal 22 settembre al 17 novembre 2024.
Orari : tutti i giorni dalle 11 alle 17. Ingresso: intero 7 Euro, ridotto 5 Euro.

Un pezzo di Oasi Zegna in piazza Duomo a Milano

Un pezzo di Oasi Zegna in piazza Duomo a Milano

Le aiuole di piazza Duomo sotto la tutela del Gruppo Zegna. Scompariranno dalla piazza Bananeti e Palme. Avendo casa a Andorno Micca, comune alle falde dell’Oasi, sono orgoglioso di questa scelta…

La mia soddisfazione

Da Milano, Piazza Duomo, parte il progetto che prevede la creazione di nuove Oasi Zegna nel mondo.

Zegna sarà partner ufficiale del Comune di Milano per la riprogettazione e la cura delle aiuole di Piazza Duomo per i prossimi tre anni. 

Il Gruppo ha lavorato con un gruppo di esperti botanici e paesaggisti per portare a Milano alcuni degli elementi caratteristici della vegetazione di Oasi Zegna nel rispetto della biodiversità e dell’ecosistema.

La mia soddisfazione è grande perché ho la mia casa “relax” ad Andorno Micca in provincia di Biella a ridosso dell’Oasi.

All’Oasi hanno imparato a sciare i miei figli, all’oasi facciamo trekking, qui passiamo il Ponte di Capodanno.

Insomma è uno dei miei luoghi del cuore e di relax…

La scelta

Cambia l’aiuola di piazza del Duomo: dopo palme e banani, arrivano canfore, rododendri e fiori bianchi di filelfo dalle alpi biellesi. La nuova sponsorizzazione dello spazio verde nella piazza centrale di Milano sarà firmata da Zegna, che si è aggiudicato il progetto..
La nuova piantumazione, verrà ufficialmente presentata al Salone del Mobile del 2024
Le specie verranno ripiantumate presso Oasi Zegna a fine ciclo e garantiranno la creazione di un habitat favorevole alle farfalle e agli insetti impollinatori.

Il Progetto
Il progetto vincitore prevede di portare alcuni elementi caratteristici della vegetazione di Oasi Zegna, il territorio di circa 100 km quadrati, situato nelle alpi biellesi, voluto da Ermenegildo Zegna negli anni ’30 del Novecento.

Le aiuole saranno ridisegnate per promuovere il rapporto tra persone e natura, ispirandosi al dipinto di Dino Buzzati del 1957: la piazza, nell’illustrazione del grande scrittore e giornalista, era trasformata in un paesaggio alpino, le guglie della cattedrale in cime di montagna e la pavimentazione in prateria.

Addio alle Palme di Beppe Sala

“Palme addio”, ha scritto il sindaco di Milano Beppe Sala su Instagram: “Oasi Zegna gestirà quello spazio verde per i prossimi tre anni.

Le nuove aiuole saranno caratterizzate da una struttura di base permanente composta da quattro boschetti sempreverdi e frondosi di canfore a cespuglio di diverse età.

Tra questi troveranno posto, a rotazione, rododendri dall’autunno alla tarda primavera e successivamente piante di filadelfo. Le specie si alterneranno nel rispetto delle diverse stagionalità e con una ripiantumazione in Oasi Zegna (nel Biellese) a fine ciclo.

Oasi Zegna e Bielmonte: i miei luoghi del cuore

Oasi Zegna e Bielmonte: i miei luoghi del cuore

Ho la fortuna di avere la seconda casa ad Andorno Micca (paese natale di Pietro Micca condiviso con Sagliano). Posizione strategica per escursioni naturalistiche e culturali. Ho già raccontato della mia esperienza al Sacromonte di Oropa, oggi vi racconto un’altra esperienza: quella fatta all’Oasi Zegna e della località Bielmonte… dove vengo con Federico e Rebecca da almeno trent’anni. Perché?

Perchè preferisco ritornare nel “mio” rifugio in Valle Cervo?

Perché è un parco-Oasi riconosciuto dal FAI (Fondo Italiano per L’ambiente) ma è anche Patrimonio Unesco per Oasi Forest e Patrimonio Unesco della città di Biella per la creatività. (sono i miei valori!)


Perché l’ha “creata” Ermenelgildo Zegna ed ora lo segue, attraverso una fondazione la figlia. Mi interessano imprenditori mecenati, che hanno restituito quello che la fortuna gli ha donato. Ed Ermenelgildo è un esempio come i nostri Carlo Dell’Acqua o Antonio Bernocchi…ma per fortuna ce ne sono tanti.


Perché è a due passi da casa mia, ma anche da Milano, Torino e Novara.

Perché mi sento a casa ed accolto.

A Bielmonte faccio spesso tappa da Stefano e Marco, (Bar Chalet Bielmonte e Bar della Panoramica) i due bar che mi accolgono principalmente d’inverno e mi coccolano davanti alle loro “stufe”.


D’estate preferisco passare da Elena che ha l’Agrichiosco Alpe Mergosio.

Ma poi se si vuol passeggiare un salto a Bocchetto Sessera dove ci sono infiniti sentieri per apprezzare la bellezza di questa valle Cervo.

Per i più audaci, pista di Mountain Bike, oppure un salto al palazzetto del ghiaccio, d’inverno, oppure ai campetti di basket all’esterno del bar di “Stefano”.

Le relazioni, l’ospitalità

E a proposito di accoglienza.

A Bielmonte faccio spesso tappa da Stefano e Marco, i due bar che mi accolgono principalmente d’inverno e mi coccolano davanti alle loro “stufe


D’estate preferisco Elena che con il marito “malgaro” alle alpe Margosio ti offrono i “loro” prodotti della “loro” malga. Ieri mi/ci hanno proposto i “loro” affettati, ma anche la Toma “invecchiata” con il “loro” yogurt con i “loro” mirtilli…Insomma da provare .  
Il tutto con vista sul Monte Rosa ed in particolare punta Nordest di 4.600 metri…


Per l’occasione ho approfittato del miele “nostrano” prodotto da un apicoltore della valle e “assaggiato” su due tazze di terracotta realizzate da Cinzia che fa parte della scuola delle “terracotte” di Ronco Biellese all’interno dell’Ecomuseo della terracotta di Ronco Biellese.

Insomma piacere e bellezza in tutti i sensi.

Un po’ di storia dell’Oasi

La località Bielmonte è il cuore dell’Oasi Zegna ed è stata “creata” da Ermenegildo Zegna negli anni Cinquanta, quando la Strada Panoramica raggiunse il punto più alto, a 1500 metri di altitudine.

Le caratteristiche paesaggistiche lo resero luogo ideale per lo sviluppo delle prime strutture dedicate all’accoglienza turistica e degli impianti di risalita; in breve tempo Bielmonte divenne meta prediletta soprattutto per le famiglie, grazie alla felice esposizione al sole e alla splendida vista sulla Pianura Padana. Di recente sono stati sviluppati numerosi itinerari per mountain bike che si estendono fino ad abbracciare il Monte Rosa e l’anfiteatro morenico di Ivrea. Infine, per chi ama scoprire la natura in sella al cavallo, il centro equestre, che si trova nei pressi del Piazzale 2, organizza passeggiate e corsi di equitazione nei mesi estivi.

Per i ragazzi, il rolba run e il palazzetto dello sport offrono l’opportunità di divertirsi in compagnia, con campi da basket e da volley.

Nei mesi invernali il comprensorio sciistico offre 10 km di tracciati per lo sci da discesa, 20 km per lo sci di fondo, una pista da pattinaggio coperta e una fitta rete di sentieri percorribili con le racchette da neve. Nella stagione verde, un’accurata segnaletica accompagna i visitatori attraverso i percorsi per il trekking e il nordic walking.


Per saperne di più

www.oasizegna.com
Per dormire, mangiare e servizi: https://www.oasizegna.com/it/bielmonte-inverno/
e poi Agrichiosco Alpe Margosio  – Elena  – 345 608 6473 (irrinunciabile link https://www.alpibiellesi.eu/agrichiosco-alpe-margosio/)
Ecomuseo della Terra Cotta giorgio.rey@virgilio.it

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