Un viaggio nel mondo dei Guanci al MUNA di Santa Cruz

Un viaggio nel mondo dei Guanci al MUNA di Santa Cruz


Insieme a Donatella, abbiamo visitato il Museo Naturale e Archeologico di Santa Cruz di Tenerife Dopo una visita “veloce” all’Auditorium di Santa Cruz, realizzato dall’Architetto Calatrava (lo stesso di Valencia), un’emozione al Museo a cielo aperto degli artisti mondiali disegnati sulle rocce, eccoci giunti al Muna. Il Muna è un luogo magico, un vero scrigno di storia e natura nel cuore di Santa Cruz de Tenerife. All’interno abbiamo approfittato della mostra temporanea: “30 anni di migrazione”, toccante percorso realizzato da fotografi canari sullle immigrazione passate e attuali…

Un Tuffo al MUNA – Museo de Naturaleza y Arqueología

Se siete di passaggio per Turismo a Tenerife fate un salto al M.U.N.A. per scoprire le radici profonde di questa meravigliosa isola e la sua incredibile biodiversità, è un posto che non potete assolutamente perdere.

La visita è iniziata con un’immersione affascinante nel mondo dei Guanches, gli antichi abitanti aborigeni di Tenerife. Attraverso reperti archeologici, ricostruzioni e pannelli informativi dettagliati, ci siamo fatti un’idea della loro cultura, delle loro usanze e del loro stile di vita. Un popolo fiero e misterioso, la cui storia è ancora oggi oggetto di studio e ammirazione. Abbiamo scoperto gli insiedamenti iniziali nelle Grotte frutto delle eruzioni passate, l’importanza del “gruppo”, la convivenza basata su compiti e ruoli atti a difendersi e a procurarsi cibo e proteggersi.

Una sezione che mi/ci ha particolarmente colpito è stata quella dedicata alla conservazione delle mummie guanci. Ammirare questi resti umani, testimoni silenziosi di un passato lontano, è un’esperienza davvero toccante. Il MUNA dedica grande attenzione alla loro conservazione, studiandone le tecniche di mummificazione e cercando di svelare sempre più dettagli sulla loro vita e sulla loro morte. Un vero e proprio viaggio nel tempo, alla scoperta di un rituale ancestrale.

Un Tesoro Archeologico

Il percorso museale prosegue attraverso la ricca parte archeologica, che espone una vasta collezione di manufatti guanci: ceramiche finemente decorate, utensili in pietra e osso, armi rudimentali e oggetti di uso quotidiano. Ogni pezzo racconta una storia, un frammento della vita di questo popolo che ha saputo adattarsi e prosperare in un ambiente insulare unico.Questa parte del museo non è semplicemente una vetrina di oggetti antichi, ma un racconto silenzioso che si svela attraverso i secoli, permettendoci di connetterci con le radici più profonde dell’isola di Tenerife.

La varietà dei materiali esposti è impressionante e testimonia l’ingegno e l’adattabilità dei Guanci al loro ambiente insulare:

Ceramica: Frammenti e vasi integri rivelano le abilità artistiche e pratiche di questo popolo. Osservare le decorazioni, spesso geometriche e simboliche, ci offre uno sguardo sulle loro credenze e sulla loro visione del mondo.

Utensili in Pietra e Osso: Raschiatoi affilati, punte di lancia levigate, macine rudimentali e aghi ricavati da ossa animali ci mostrano la loro abilità nella lavorazione dei materiali naturali per la sopravvivenza. Questi oggetti, apparentemente semplici, raccontano la loro capacità di sfruttare le risorse dell’isola per caccia, pesca, agricoltura e artigianato.

Un Incredibile Mondo Naturale: Focus sui Vertebrati:

Ma il MUNA non è solo storia antica. Una parte considerevole del museo è dedicata alla natura di Tenerife, con un focus affascinante sui vertebrati che popolano o hanno popolato l’isola. Dalle specie endemiche uniche al mondo, come il fringuello blu di Tenerife, ai resti fossili di animali preistorici, la sezione naturalistica è un vero spettacolo per gli amanti della fauna. Ho/abbiamo potuto ammirare ricostruzioni fedeli di ambienti naturali e apprendere l’importanza della conservazione di questo fragile ecosistema.Uccelli Endemici: Tenerife è un vero paradiso per gli ornitologi. Il MUNA espone una varietà di specie uniche dell’isola e dell’arcipelago, come il fringuello blu di Tenerife ( Fringilla teydea ), il canarino selvatico ( Serinus canarius ), e diverse specie di colombe endemiche. Le esposizioni spesso includono esemplari impagliati, illustrazioni dettagliate e registrazioni dei loro canti. Rettili Iconici: I lagartos giganti ( Gallotia goliath e altre specie del genere Gallotia) sono tra gli animali più emblematici delle Canarie. Il MUNA presenta ricostruzioni a grandezza naturale di queste creature preistoriche, ormai estinte o confinate in aree ristrette, offrendo uno spaccato di un passato in cui la fauna dell’isola era ben diversa. Si possono anche osservare esemplari di lucertole e gechi endemici attuali, evidenziando i processi di speciazione insulare. Mammiferi Terrestri: Sebbene le Canarie non abbiano una grande varietà di mammiferi terrestri autoctoni, il museo presenta le specie introdotte dall’uomo nel corso della storia, come il coniglio e varie specie di roditori. Il Ricco Mondo Marino: Essendo un arcipelago, la vita marina è di fondamentale importanza. Il MUNA dedica spazio ai vertebrati marini che frequentano le acque di Tenerife, come diverse specie di cetacei (balene e delfini), tartarughe marine e una varietà di pesci colorati. Spesso si possono ammirare modelli a grandezza naturale, scheletri e pannelli informativi sulla loro biologia e sul loro ruolo nell’ecosistema marino. Un esemplare che spesso cattura l’attenzione è la riproduzione di un calamaro gigante, una specie misteriosa che popola le profondità oceaniche intorno alle isole.

La Storia

Ciò che rende la sezione archeologica del MUNA così potente è anche la cura nella presentazione dei reperti e la fornitura di un contesto storico e culturale. Pannelli informativi dettagliati, ricostruzioni di siti archeologici e mappe interattive aiutano il visitatore a comprendere: La cronologia: Come si sono evolute le diverse fasi della cultura Guanci nel tempo. La distribuzione geografica: Dove sono stati rinvenuti i principali siti archeologici sull’isola. Le tecniche di scavo: Come gli archeologi riportano alla luce questi tesori del passato. Le interpretazioni: Le ipotesi e le teorie degli studiosi sul significato e la funzione di questi oggetti.

Esplorare la sezione archeologica del MUNA non è solo osservare oggetti antichi, ma stabilire un dialogo silenzioso con i Guanci. Attraverso i loro manufatti, possiamo intuire le loro sfide, le loro gioie, le loro paure e la loro profonda connessione con la terra che abitavano. È un’opportunità per ricostruire un puzzle di un passato affascinante e per riflettere sulla nostra comune umanità attraverso il tempo.

Mostra “La Rotta delle Canarie, 30 anni di migrazione e morte”

La Rotta delle Canarie, 30 anni di migrazione e morte” in corso al Muna, è un pugno nello stomaco, e, purtroppo, la testimonianza di una triste realtà di cui anche in Italia combattiamo tutti I giorni.

Dodici fotoreporter testimoniano il fenomeno migratorio nell’arcipelago negli ultimi trent’anni attraverso ottanta fotografie raccolte in una mostra organizzata dalla presidenza del Governo delle Canarie.

Nell’agosto del 2024 saranno trascorsi tre decenni da quando una piccola imbarcazione lasciò il Sahara Occidentale e raggiunse Las Salinas del Carmen, Fuerteventura, con due persone a bordo. Si aprì così un corridoio tra l‘Africa e le Isole Canarie che è diventato il più pericoloso e mortale al mondo. La curatrice della mostra, la fotoreporter Desirée Martín, sottolinea l’accoglienza positiva che sta ricevendo la mostra, il cui obiettivo fondamentale continua a essere la lotta alla disinformazione. Le fotografie non riflettono solo l’arrivo dei migranti, ma anche il loro viaggio di vita fino al raggiungimento delle coste delle isole.

La Orotava, “città Slow,” tra il Teide, I Balcones e la storia

La Orotava, “città Slow,” tra il Teide, I Balcones e la storia


Dopo la visita al Teide, la montagna-Vulcano più alta della Spagna 3719 metri, bisogna “obbligatoriamente, fare un salto a La Orotowa: la “Città Slow” entrata da poco nel circuito a livello europeo, Ma la Orotava si distingue per un’altra peculiarità: I suoi straordinari balconi delle case, alcuni risalaenti alla colonizzazione. E poi il patrimonio storico: monumenti , edifici, chiese…

La Orotava “Città Slow”

Ho avuto il piacere di visitare la città, ma da quando La Orotava è diventata città Slow, ero curioso di ri-visitarla. Perchè?
Perchè questo Titolo non è solo sulla carta. La Orotava ha ritmi lenti nella testa delle persone: al bar, come nei negozi, tutto ha un ritmo più sereno. E forse , nei miei viaggi sia in coppia che in solitaria ho sempre cercato. (ricordate il mio libro “avventure on the road in Camper” disponibile su Amazon al Link…https://www.amazon.it/Avventure-road-scoprire-lEuropa-camper/dp/B0DPCPVPHQ)
La Orotava si trova “sotto” il Vulcano teide , già parco naturale Patrimonio Unesco e da questo ha preso anche la forte attenzione per il turismo sostenibile e per la preservazione del suo ricco patrimonio storico-culturale e naturale. La caratteristica più evidente di La Orotava è la sua meravigliosa architettura coloniale, perfettamente integrata con un territorio prevalentemente rurale, ricoperto da una vasta vegetazione locale, parte della Reserva Natural Especial de Las Palomas. Gli abitanti sono fortemente legati alle loro tradizioni e organizzano eventi locali senza perdere di vista i principi di sostenibilità, come il Festival di Corpus Domini, uno degli eventi più attesi, in cui le strade si riempiono di tappeti floreali fatti a mano. Io, con Donatella, ho avuto il piacere di visitarla durante la “Settimana Santa” dove ciascuna casa, con I bellissimi Balconi, esponeva drappi tra fede e identità. Toccante!!!

Le bellezze di La Orotava: I Balcones

Il centro storico di La Orotava è stato dichiarato Complesso Storico-Artistico per via dei suoi stupendi edifici del XVI secolo. Inoltre, le sue strade sono colme di case signorili, che sono diventate il vero simbolo della città. 

La città è rimasta pressoché intatta rispetto ad altri luoghi di tenerife, grazie ai suoi straordinari giardini, edifici con la particolarità dei Balconi (Les balcones).
Casa de los Balcones: senza dubbio, il monumento più famoso di La Orotava è la Casa de los Balcones, il miglior esempio di architettura signorile canaria a Tenerife. Questo bellissimo edificio, che ospita una mostra sulle tradizioni e l’artigianato cittadino, spicca per i suoi balconi in legno decorati da fiori. 

Noi siamo rimasti costernati nel vedere il Centro storico ricco di un optional di ogni casa. Ma qui hanno un valore storico, di architettura di bellezza unico. Ed ogni casa, faceva e fa a gara a quello più bello, quello più fiorito, quello con la vista migliore.
Passeggiando tra I borghi, nella plaza de la Costitution, gli occhi non si staccano dal cielo per individuare questa o quella peculiarità ….


Le bellezze di La Orotava: giardini, museo e chiese

Giardini Victoria: i Giardini del Marquesado de la Quinta Roja costituiscono uno dei luoghi più belli di La Orotava. Questo spazio verde, che scende a cascata lungo la collina, fu voluto dalla marchesa della Quinta Roja per dare sepoltura a suo figlio, il quale non poté essere inumato in un cimitero cattolico a causa della sua appartenenza alla massoneria. 

Museo dei Tappeti: vicino alla Casa de los Balcones, si trova il museo dei tappeti di fiori e sabbia del Teide caratteristici di La Orotava. Queste autentiche opere d’arte, sono tipiche del periodo di Pasqua e costituiscono la principale attività artigianale della località.
Chiesa della Concezione: questa chiesa è il miglior esempio diarchitettura barocca delle Canarie e la sua cupola assomiglia molto a quelle italiane

Plaza de la Constitución: conosciuta anche come plaza del kiosko, la plaza de la Constitución è una visita imperdibile per il suo bellissimo chiosco mudéjar.

Palazzo del Comune: l’edificio più elegante e maestoso di La Orotava è sicuramente il Comune, costruito alla fine del XIX secolo in stile neoclassico. La sua facciata di color rosa è decorata con scene tratte dalla storia della città. Si tratta del principale punto d’incontro e delle celebrazioni a La Orotava.

Le Piramidi di Guimar: un viaggio nella storia dei popoli

Le Piramidi di Guimar: un viaggio nella storia dei popoli


Sono ritornato a Guimar per visitare le #piramididiguiomar con Donatella. Ebbene lei, ha avuto lo stesso stupore mio. Mi spiego. Questa area che sta tentando di diventare Patrimonio Unesco, è per me/noi uno straordinario viaggio nella storia degli uomini, sulla creatività e sull’audacia alla scoperta di nuovi mondi. Il tutto ubicato in Europa. A tal proposito grazie al norvergese Thor Heyerdahl, che ha “sperimentato” il viaggio che hanno fatto uomini circa 5000 anni fa, di attraversare il Mediterraneo per raggiungere le Isole canarie. E il norvegese l’ha sperimentato su una barca di “giunco” molto utilizzato dalle popolazioni preistoriche che gli hanno permesso, su segnalazione di agricoltori “Guanci” l’insediamento delle Piramidi di Guimar…

Le Piramidi rettangolari di Guimar


Dopo la mia sorpresa circa due anni fa, lo stupore si è ripetatuto aglia occhi di Donatella. Perchè? Perché le Piramidi di Guimar a forma rettangolare sono “uniche in Europa” e perché sono in ottimo stato.

Inoltre, perché mettono in discussione la tesi che Colombo sia stato il primo ad essere passato da qui, quando ha scoperto le Indie, ovvero l’America.

Nel senso che , prima di Colombo, qui esisteva una popolazione autoctona, frutto del passaggio, non si sa come, delle migrazioni dal Marocco/Egitto utilizzando barche di giunco in età pre-Colombiana (gli studiosi hanno associato alla popolazione dei Guanci)…Perchè?

Basta visitare il sito, non ancora Patrimonio Unesco(ma lo merita a tutti gli effetti) che comprende 65.0000 mt di storia, osservare la documentazione, analizzare attentamente gli approfondimenti fatti dal ricercatore norvegese Thor Heyerdahl dove queste tesi vengono rafforzate e documentate.

Ed a lui si deve la creazione del Museo, dell’area che è stata inserita tra i monumenti Etnologici Europei piu’ importanti e grazie ancora a lui, il museo-spazio ha avuto diverse nomination.

E mi spiace notare che il sito non sia ancora entrato in questo elenco che dà ancora più spessore a delle bellezze uniche al mondo

Le piramidi estensione di quelle note mondiali

Entrando nel merito, queste Piramidi, uniche in Europa, sono caratterizzate da sei piramidi di diversi livelli aventi forma rettangolare, somiglianti alle piramidi degli Atzechi e dei Maya realizzate in Messico.

Le stesse di forma rettangolare , la riportano anche sulla sommità ( e questa caratteristica ne fa un’eccezione al pari delle nostre della Sardegna, circolari, dove nel museo vengono segnalate!)).
Una scuola di pensiero, pensa che fossero state erette dagli antichi coltivatori del posto, che ammucchiavano i sassi rinvenienti dalle arature dei terreni del luogo (pratica tipica delle isole Canarie).

Ma la versione è stata smentita da Thor Heyerdahl

Il celebre ricercatore 
Thor Heyerdahl nel 1991 studiò le piramidi e dimostrò che le stesse non erano un semplice ammasso causale di pietre, ma che erano state costruite seguendo ben precise progettazioni. Riuscì inoltre a dimostrare che il materiale utilizzato per la loro costruzione non era costituito dalle pietre dei campi ma da parti di rocce di origine vulcanica.

Il ricercatore è lo stesso che ha , prima studiato e poi realizzato, le imbarcazioni in giunco, che hanno usato gli indigeni-guanci per insediarsi sull’Isole canarie e Tenerife in particolare.

Tutte le piramidi hanno, sul lato occidentale, una scalinata salendo la quale è possibile ammirare il sole nascente la mattina del solstizio d’inverno. Nel giorno del solstizio d’estate si può ammirare un doppio tramonto dalla piattaforma della piramide più alta: il sole scende dietro il picco di una montagna, scompare per poi apparire di nuovo nell’incantevole scenario della vallata di Güímar.

Un pensiero al Nostro Cristoforo Colombo

Nessuno è stato ancora in grado di scoprire a che età risale la costruzione delle piramidi e di dichiarare precisamente chi le ha erette. In qualche passaggio il ricercatore fa riferimento ai Guanci che avrebbero abitato qui, prima dell’arrivo di Colombo. A dimostrazione di cio’, nell’atrio della struttura, dove inizia il percorso, ci sono due belle statue dedicate proprio a Cristoforo Colombo (anche la miniatura di una delle Caravelle) e di un antico “guancio” …

L’emozione è stata tanta. Sia io che Donatella abbiamo percorso la parte culturale, ma c’è anche il percorso botanico con anche un’area riservata alle piante velenose (unico).

E parlando di unicità, da vedere anche la Mostra Ocean Plastic in collaborazione con università Europee e l’Università la Laguna di Tenerife.

Da oggi è in linea il nuovo portale www.iviaggidienzo.it

Da oggi è in linea il nuovo portale www.iviaggidienzo.it

Da oggi è possibile raggiungere i viaggi di Enzo anche attraverso il punto it, ovvero www.iviaggidienzo.it. Dopo un anno di lavoro, di sperimentazione sui viaggi , oggi grazie alla collaborazione con due amici, Alice Norcini, amante di bellezza, arte e natura e Mauro Bianchini, giornalista, critico d’Arte e amante del bello, abbiamo deciso di “guardare” oltre. Quindi grazie a queste collaborazioni, parleremo sia di viaggi , sia del viaggio per raggiungere località vicine e lontane da noi. Perchè il viaggio è anche una conquista, un impegno, uno sforzo che poi ci farà apprezzare ancora di più la destinazione. E la destinazione può essere “domestica”, vicino a casa, ma anche in Italia, ed ancor di più in Europa (per ora). Inoltre abbiamo rafforzato l’area di accoglienza della rubrica “I vostri viaggi” , vicini e remoti, abbiamo raggiunto posizioni importanti sul nostro canale Youtube e ci siamo posizionati, grazie delle foto a corredo, al livello 7 di Google Foto. Insomma un anno di successi!

Intervista a #enzomari da parte di Rudy di @radiodeltainternational x il Centenario di Legnano Città

Il nuovo portale www.iviaggidienzo.it

Da oggi è disponibile anche l’indirizzo Url, www.iviaggidienzo.it. Perchè questa scelta?
Perchè dopo un anno di sperimentazione , ho/abbiamo ritenuto opportuno, insieme a due compagni di “viaggio”, di fare questo passo. da oggi, i viaggi di Enzo sarà plurale: non più io ma Noi.

Inoltre grazie alle conferme dei nostri visitatori, followers “organici”, abbiamo raggiunto risultati gratificanti. (almeno per me/x Noi). Inoltre @iviaggidienzo.blog(ora @iviaggidienzo.it) raggiunge in media circa 10.000 visualizzazioni mese! Per noi è un bel risultato per un sito web “dedicato”. Risultato raggiunto “Hand made”. Ora con questa “squadra” ci aspettiamo risultati più importanti. Resta fermo che parleremo di @bellezza, di @viaggi, di @turismo, ma anche di @arte, di @teatro, di @musica (dalla classica a tutti i generi con particolar attenzione agli “emergenti”), ed alle location “locali”. E grazie ai social, Instagram ( clicca qui) e Fb (clicca qui) cresciuti rispettivamente del 68% e 82% , stiamo raggiungendo sempre più utenti. Idem per Youtube Inoltre grazie alle nostre immagini su Google foto, in un anno siamo diventati livello 7+ di Google guide.

I miei “nuovi” compagni di “viaggio”

www.iviaggidienzo.it fin dall’inizio del progetto, settembre 2023, ha creato un’area di “accoglienza” – “Valorizzazione” delle esperienze di altri blogger nell’area “I Vostri Viaggi” come Andrea Re (@storiediandreare) di Rho e di Sabrina Marianacci (@ilblogdisabrina) .
Su questa linea ha accolto anche amiche-amici che hanno raccontato i loro viaggi.
Ad esempio Valentina De Rosa di @chicchereepiattini, oppure Rosanna Ricciradi @rosannaricciardi, infine @silviaramilli e non solo.
E da giugno 2024 Mauro Bianchini, giornalista e critico d’arte con esperienza ventennale ( e pure di amicizia) ha deciso di collaborare per l’area Arte e mostre con iviaggidienzo.it . E da settembre anche l’amica, scrittrice e amante di arte e natura Alice Norcini ha deciso di collaborare con me/Noi. E con questa “squadra” vogliamo essere sempre più vicini al territorio per valorizzare la bellezza locale ma e soprattutto i viaggi che sono il nostro “Focus”.
Seguiteci!

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Le Canarie si mobilitano contro il degrado ambientale. Circa 100.000 contro il Governo “locale”

Le Canarie si mobilitano contro il degrado ambientale. Circa 100.000 contro il Governo “locale”

Son molto legato alle Canarie, anche a seguito dei miei Viaggi in Camper a Tenerife e non solo. A Novembre 2023 ho partecipato ad una delle manifestazioni in difesa dell’Ambiente organizzata da Rebellion Cientifica a Santa Cruz. Purtroppo il degrado, l’errato uso del suolo e, ultima news, la costruzione di due mega-alberghi, hanno fatto divampare la rabbia ed attivato molte manifestazioni di protesta contro il Governo canario. In circa 100.000 per le strade delle otto isole con concentramenti a Santa Cruz, Gran Canarie e isole maggiori. Il tam tam ha coinvolto anche Malaga, Granada, Madrid, Barcellona, Amsterdam, Londra e Berlino. Mi associo alle manifestazioni, in vista anche dei festeggiamenti per la Festa della Terra di lunedi 22 aprile in tutto il mondo ed esprimo la mia vicinanza agli amici delle Canarie…

Le manifestazioni: “Le Canarie hanno un limite

Il 4 novembre 2023, ero a Tenerife, a Santa Cruz precisamente ed ho partecipato alla manifestazione indetta da Rebelion Cientifica. In quella occasione circa 3000 cittadini manifestarono, me compreso, alla difesa dell’Ambiente, contro l’uso errato dello sfruttamento del suolo, la mancanza di ricadute per il turismo per i “Canari”. Dopo sei mesi circa, la pazienza degli amici canari non ha retto ed in circa 100.000, sono scesi in piazza in tutte otto le isole , con concentrazione a Santa Cruz(60.000), Las Palmas del Gran Canaria(25.000)  per gridare il nuovo slogan ,   “Le Canarie hanno un limite!”. Infine, alcuni dei militanti stanno facendo lo sciopero della fame da circa sei giorni. (vedi video corteo)

Il problema del turismo incontrollato

La protesta è stata scatenata dalla costruzione di due nuovi grandi alberghi, progetti che gli abitanti delle Canarie ritengono non necessari.

I 100.000 hanno manifestato contro il governo locale, chiedendo una revisione del modello di sviluppo attualmente in vigore. Questo modello si basa essenzialmente su un unico principio: più turisti arrivano, meglio è. Tuttavia, gli abitanti delle Canarie ritengono che questo approccio stia causando danni irreparabili alle loro isole.

Dietro lo slogan delle varie associazioni ambientaliste c’è la voglia di cambiamento per protestare contro il turismo di massa e le sue conseguenze: lo sfruttamento dell’ambiente e delle risorse naturali e un modello di sviluppo che deturpa e impoverisce il territorio. (Vedi art del 4 nov 2023)

Per la mia esperienza, al di là dei Media che hanno divulgato la notizia come una lotta contro i turisti internazionali, i locali “guanci”  sono amici dei turisti e chiedono, come è successo a me a novembre, solidarietà. Il “nemico”, è l’Istituzione locale che ha fatto del turismo un discorso “quantitativo”, anzichè “qualitativo” con le conseguenze citate.

L’impatto del turismo sulle risorse locali

Le Canarie, con una popolazione di 2,2 milioni di persone, hanno accolto ben 16 milioni di visitatori lo scorso anno. Quattro abitanti su dieci lavorano nel settore del turismo, che rappresenta oltre un terzo del prodotto interno lordo. Tuttavia, i manifestanti sostengono che il settore non distribuisce equamente la ricchezza tra la popolazione e provoca un aumento dei prezzi degli alloggi.

Indicativi dettagli emergono dall’ultimo rapporto annuale Arope sulla “Povertà in Spagna”, secondo cui nel 2023 proprio le Canarie hanno registrato il maggior numero di arrivi turistici in Spagna con 16 milioni di visitatori su una popolazione residente di 2,2 milioni che però ha registrato i tassi più elevati di povertà, dove circa il 33% della popolazione è a rischio emarginazione. I manifestanti chiedono “misure immediate” come l’istituzione di un’ecotassa per i turisti, una moratoria turistica e leggi che consentano l’accesso preferenziale ai residenti per le abitazioni sulle isole. 

Le richieste. Cesar Manrique insegna

I manifestanti chiedono un cambiamento radicale nel modo in cui le Canarie gestiscono il turismo. Vogliono che il governo locale riveda il modello di sviluppo attuale e prenda in considerazione le conseguenze negative del turismo di massa. I manifestanti chiedono “misure immediate” come l’istituzione di un’ecotassa per i turisti, una moratoria turistica e leggi che consentano l’accesso preferenziale a residenti e lavoratori per le abitazioni sulle isole. 

La protesta è un chiaro segnale che gli abitanti delle Canarie sono pronti a lottare per proteggere le loro isole e le loro risorse naturali proprio come fatto tanti anni fa da diversi artisti e tra questi Cesar Manrique.

La mia considerazione è che nonostante le manifestazioni e le richieste eclatanti dell’artista di Lanzarote, Cesar Manrique di circa 60 anni fa, i “politici” non si rendono conto dei danni che, consapevolmente o inconsapevolmente , stanno facendo a queste isole, a questo paradiso! (vedi art mia visita al Museo di Cesar Manrique a Lanzarote.)

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Manifestazione del 4 novembre 2023 organizzata da Rebellion Cientifica
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