Anche Lanzarote meta di compleanni. L’esperienza di Miura e Camilla. Tattoo, NO GRAZIE!

Anche Lanzarote meta di compleanni. L’esperienza di Miura e Camilla. Tattoo, NO GRAZIE!

Per “Quelli che vivono alle Canarie”, ho “avvistato” e “intervistato” due belle ragazze, Miura e Camilla di Rimini. Mi hanno incuriosito subito perchè, a parte per la loro bellezza, per lo stile italiano, ma e soprattutto per non aver “TATUAGGI”. …Mi sono avvicinato ed ecco la storia che mi hanno raccontato…

Perché siete qui a Lanzarote?

Si fa coraggio subito Miura, il cui secondo nome è Valentina.

Siamo qui per festeggiare il mio compleanno, e visto che mi chiamo anche Valentina, per festeggiare, postumo, San Valentino.

Volevamo un posto tranquillo ed abbiamo scelto Lanzarote e non il “caos” di Tenerife.

Io sono una performer, collaboro con il “Cocorico”, faccio la modella e mi interesso di Turismo. Quindi, avevo l’esigenza di “staccare”  e qui si sta proprio bene.

Camilla aggiunge: “Ho finito la sessione di esami di febbraio del corso di Digital web a San Marino ed avevo l’esigenza di “ricaricarmi”, stare al sole e passare un po’ di tempo con una delle miei migliori amiche. Dopo il liceo Turistico, siamo rimaste solo noi due a frequentarci. E non ho voluto perdere l’occasione, appena Miura, me l’ha proposto

Dove siete ubicate?

Siamo ad Arrefice, la capitale dell’isola di Lanzarote. Appena giunte, come tutti, abbiamo noleggiato la macchina per essere “autonome”.

Quindi abbiamo girato un po di luoghi, diverse playa e ci è piaciuto Playa Blanca. Qui è tutto più tranquillo anche rispetto alla relativa tranquilla città.

Siamo in un albergo-ostello per giovani e condividiamo alcuni spazi comuni. Il prezzo estremamente conveniente! Questo ci sta aiutando anche a gestirci.

Abbiamo 21 anni e abbiamo voglia di crescere, di fare esperienze, ma non le cerchiamo in modo spasmodico. Siamo qui per “rilassarci” e vogliamo mettere ordine alla vita frenetica che facciamo a Rimini, chi verso serate, performance, sfilate e chi con l’impegno costante dell’Università…Siamo qui anche per “rivedere” i nostri rapporti “sentimentali”, rispettivamente. I ragazzi, a volte deludono…

Non entro nello specifico, ma ritorno al motivo dell’avvicinamento: Come mai non avete Tuatuaggi?

All’unisono affermano: Ci piacciamo cosi. Abbiamo un “nostro” corpo che non necessita di essere “marchiato”. Riusciamo ad esprimerci per quello che siamo. E vogliamo continuare ad essere cosi.
Camilla, interviene mettendo un po’ della sua esperienza digital: i tuatuaggi”, purtroppo sono e penso che sono stati frutto di moda. Di emulazione ed a volte qualcuno ha esagerato. Nel ripspetto di tutti, non è possibile scrivere sul nostro corpo frasi intere, occupare tutti gli spazi liberi…E poi a volte si va oltre. Capisco chi si tatua un simbolo in modo “discreto”, ma in alcuni casi si eccede.
Quindi, entrambe chiosano: la bellezza è amarsi, prendersi cura del proprio corpo.
Miura, conclude: Nella mia professione di modella, un bel viso, un corpo longilineo, un corpo non tatuato fa la differenza. L’importante è distinguersi rispetto all’uguaglianza di modelli imposti, anche nella bellezza!
E per essere due ragazze di 21 anni, scusate se è poco. ..
Grazie ragazze…

A Paris in cerca di bellezze, leggerezza e buone idee

A Paris in cerca di bellezze, leggerezza e buone idee

Oggi, accogliamo il contributo di una mia cara amica, Valentina De Rosa, di Chicchere&Piattini di Corso Magenta – Legnano, che ha fatto una bella esperienza a Parigi, tra il professionale e il turistico-personale. Come disse Audrey Hepburn nella famosa pellicola del film “Sabrina”: “Parigi è sempre una buona idea”…Ecco perchè…

Opportunità a Parigi

E aveva ragione. Non sarò mai “sazia” di questa città. Così grande, nuova, classica, moderna e piena. Piena di bellezza. Piena di gente di tutto il mondo. Una città calda, dove la baguette sotto il braccio mi farà sempre sorridere con un pizzico di sana invidia golosa!

Ho trascorso a Parigi  4 giorni per un importante fiera dedicato ai professionisti del lifestyle. Decorazione, design, arredamento, accessori, tessuti, fragranze, prodotti per l’infanzia, articoli per la tavola e molto altro. E soprattutto novità! Nuove collezioni, nuovi trend da portare a casa!

Nel poco tempo libero che mi è rimasto ne ho approfittato per girare la città, passeggiando qua e là lasciandomi guidare dalle meraviglie stesse…

Le abitudini “tipiche”
Un paio di abitudini francesi   hanno catturato i miei pensieri.  Passeggiando ho notato come i francesi siano vestiti “leggeri” nonostante il tempo. Ma credo che oltre ad essere abituati ad un freddo più pungente sia proprio dovuto ad uno stile di “vita” del “less is more”

Ho guardato con ammirazione ragazze con cappottini e trench leggerissimi , tacchetto basso per camminare comode sorriso e via …

Ho come l’impressione che hanno meno remore del giudizio altrui anche su come vanno in giro. Io in primis che se mi si smaglia il collant corro a comprarne un altro al volo per paura di far figure!

Lo stesso concetto l’ho trovato nei bistrot. Mise en place minimal, acqua microfiltrata ovunque  e tavolini mini….
E tante tante chiacchiere. Davvero pochi li ho visti al cellulare!

Il Quartiere Le Marais

Altra bella scoperta è stato il quartiere Le Marais. …
E’ un quartiere delizioso dove passato e modernità si mescolano alla perfezione, dando vita a un luogo magico e incantevole. Le sue viette  sono piene di gallerie d’arte, boutique alla moda e raffinati café ma anche tanti negozietti indipendenti. La mia più grande paura in Italia! Ma questa è un’altra storia!

Ma c’è tanto altro. Ad esempio i Musei. Il Marais offre una straordinaria varietà di musei. Il più famoso è il Centre Pompidou, allestito in un moderno edificio costruito negli anni ’70 su progetto dell’architetto Renzo Piano e di Richard Rogers dove sono custodite le più importanti collezioni d’arte moderna e contemporanea d’Europa. Di tutt’altro genere è il Musée Carnavalet, che attraverso oggetti e cimeli ripercorre la storia di Parigi, dalle origini sino ai giorni nostri. Tra gli altri musei ubicati nel quartiere citiamo: il Musée Cognacq-Jay, dove sono esposte le opere del XVIII secolo acquisite tra il 1900 e il 1927 da Ernest Cognacq e dalla moglie Louise Jay; la Maison de Victor Hugo, conservata esattamente come fu lasciata dallo scrittore; e il Musée Picasso, dedicato al genio indiscusso dell’arte del XX secolo.

Ecco perchè a Parigi nascono le idee anche… per me!

it_IT